Nella seduta del Consiglio dei Ministri del 18 settembre u.s, il Governo ha dato il via libera ad alcune modifiche al Disegno di Legge di riforma al Codice della Strada già approvato in via preliminare lo scorso 27 Giugno, accogliendo le richieste della Conferenza unificata Stato – Regioni – autonomie locali.
Dal Comunicato stampa diffuso dall’Esecutivo al termine della seduta, si legge che “In seguito al confronto in sede di Conferenza unificata, sono state apportate modifiche che riguardano, tra l’altro, la realizzazione delle “corsie ciclabili” e le sanzioni previste per le violazioni più frequenti o che generano il maggior numero di incidenti quali, per esempio, il mancato rispetto delle norme in materia di utilizzo di dispositivi elettronici durante la guida. Per tali violazioni: si innalza la decurtazione dei punti dalla patente (8 punti nell’ipotesi di prima violazione e 10 punti dalla seconda); si inasprisce la sanzione pecuniaria prevista, che passa dalla fascia 165-660 euro a quella di 422-1.697 euro; si introduce la sanzione accessoria della sospensione della patente di guida da quindici giorni a due mesi fin dalla prima violazione; se la violazione è commessa più volte nel corso di un biennio, oltre alla sospensione della patente di guida da uno a tre mesi, si prevede il pagamento di una somma da 644 a 2.588 euro. Inoltre, si innalzano le sanzioni pecuniarie e accessorie previste per la sosta e la fermata in spazi riservati ai disabili, sulle intersezioni e negli spazi o nelle corsie riservati allo stazionamento e alla fermata degli autobus e di tutti i mezzi TPL.”
Per il Comunicato stampa del MIT clicca qui.
Il provvedimento è ora atteso all’esame dei due rami del Parlamento (Camera e Senato) che, stando a quanto risulta dal comunicato del MIT, dovrebbe avere inizio dal prossimo mese di Ottobre.