Riceviamo e pubblichiamo le dichiarazioni dei partiti politici a favore della categoria.
Pubblicheremo ogni dichiarazione che ci perverrà.
FORZA ITALIA – On. Paolo Barelli, On Luca Squeri – capogruppo in Commissione attività produttive e relatore del decreto energia
Caro carburante: Fi, -20 cent/lt tagli accise a invarianza gettito – Il governo, a fronte dello “aumento dei prezzi dei carburanti che ha già generato diversi fenomeni economico sociali quali la riduzione dei volumi di traffico fino al 40%, il fermo dei pescherecci italiani, l’annunciato sciopero dell’autotrasporto” applichi “il meccanismo di riduzione delle accise previsto dalla legge Finanziaria 2008, emanando con urgenza il decreto, che non comporta riduzioni di gettito per la finanza pubblica”. Così Forza Italia, primi firmatari il presidente dei deputati azzurri, Paolo Barelli, e il capogruppo in Commissione attività produttive e relatore del decreto energia, Luca Squeri, in un’interrogazione al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell’economia e finanze, al Ministro della transizione energetica e al Ministro dello sviluppo economica. “In queste ore – si legge nell’atto ispettivo -, anche a fronte di un significativo rallentamento del petrolio, il prezzo della benzina e del gasolio sono aumentati. Ogni qual volta i prezzi dei carburanti salgono sensibilmente riesplode la polemica sulla pesante tassazione che grava su di essi, l’accise e l’IVA. Le 19 accise sui carburanti esistenti – continua – si sono stratificate nel corso dei decenni sotto forma di sovraimposte per sopperire a talune emergenze (dalla guerra d’Etiopia ai terremoti). La somma ammonta a circa 0,41 euro (per litro), a cui si deve aggiungere l’imposta di fabbricazione sui carburanti, che porta il totale finale dell’accisa a 0,7284 euro/litro per la benzina e 0,6174 euro/litro per il diesel”. Forza Italia sottolinea che: “Con la legge finanziaria per il 2008, a fronte di analoga situazione fu emanata una disposizione, tuttora vigente (articolo 1 commi 290-290), che consentiva ridurre le accise a fronte delle maggiori entrate IVA derivanti dalle variazioni del prezzo internazionale del petrolio greggio, se questo avesse superato un determinato valore di riferimento. Dalle valutazioni disponibili, utilizzando tale meccanismo è ipotizzabile una riduzione delle accise intorno ai 20 centesimi per litro. Diversi Paesi europei – conclude – hanno già provveduto a tagliare le accise, senza incorrere nei problemi relativi alle imposte armonizzate” (Fonte: ANSA)