I consigli nazionali delle federazioni, aderenti alla Conftrasporto riuniti in seduta congiunta a Milano, hanno deciso all’unanimit? di respingere il decreto legge, emanato dal Governo nei giorni scorsi, che prevede le modalit? di recupero del bonus fiscale.
I consigli nazionali delle federazioni, aderenti alla Conftrasporto riuniti in seduta congiunta a Milano hanno deciso all’unanimit? di respingere il decreto legge, emanato dal Governo nei giorni scorsi, che prevede le modalit? di recupero del bonus fiscale.
?E’ un provvedimento iniquo ?ha osservato il Presidente di Conftrasporto Francesco Colucci – che chiede agli operatori del settore, che vivono in uno stato di crisi come riconosciuto ufficialmente dallo stesso Governo, il recupero di rilevanti somme senza che siano state create condizioni di omogeneit?, per quanto riguarda i costi di esercizio, rispetto a quelli sostenuti dalle imprese operanti negli altri paesi dell’unione europea.
Non ? possibile, ad esempio, non aver la certezza di quelle che saranno le decisioni della commissione europea sulla riduzione sul prezzo del gasolio e aggiungere l’imposizione della restituzione del bonus fiscale.?
Per evitare:
a)la chiusura di molte imprese;
b)la conseguente riduzione dei livelli occupazionali attuali;
c)l’avvio di procedure di liquidazione, con l’inevitabile richiesta delle differenze tariffarie nei confronti della committenza, che grazie al bonus ha ottenuto il contenimento del costo del trasporto.
Gli oltre 120 dirigenti territoriali, presenti alla riunione, hanno deliberato di:
1) respingere il decreto legge;
2) dichiarare l’immediato stato di agitazione del settore;
3) avviare azioni di informazione massiccia nei confronti della categoria e dell’intera opinione pubblica;
4) chiedere al Governo azioni a livello europeo tendenti ad ottenere provvedimenti conseguenti al gi? riconosciuto stato di crisi;
5) richiedere un confronto urgente con le forze politiche affinch? avviino azioni parlamentari che producano un ripensamento sugli orientamenti del Governo;
6) aprire un confronto immediato con tutte le altre organizzazioni di categoria per verificare se ancora sussistano le condizioni per una azione unitaria, giudicata indispensabile per una migliore tutela delle imprese di autotrasporto.
La Conftrasporto, nel caso in cui il Governo non sostenesse in modo adeguato le azioni necessarie ad ottenere il riconoscimento dello stato di crisi, e perseguisse invece esclusivamente il disegno punitivo nei confronti degli operatori del settore, colpevoli solo di aver applicato quanto disposto da una legge dello Stato italiano, dichiara sin d’ora che, effettuate le opportune valutazioni sui risultati delle iniziative che ha deciso di intraprendere, ricorrer? al fermo nazionale dei servizi di trasporto.
Milano ? 23 marzo 2002
Il Segretario Generale
Paolo Ugg?
Fonte:
Redattore: Centro Informazioni Conftrasporto