Ugg?: il Presidente Berlusconi intervenga con decisione sul transito dei valichi alpini.
15 Marzo 2002
Deludenti per l’autotrasporto le conclusioni del Consiglio dei Ministri d’Europa
18 Marzo 2002

Lo avevamo più volte sostenuto, anche in contrasto con coloro che percorrevano l’Italia affermando che nella vita esistevano solo due cose sicure: una riguardava il rimborso del bonus per gli autotrasportatori che non si sarebbe mai verificato, l’altra la fine della vita. Diversa la posizione delle federazioni aderenti a Conftrasporto che evidenziavano come, dopo le sentenze della Corte di Giustizia, l’unica strada possibile da perseguire era quella del costo zero. Questa sera il Consiglio dei Ministri, convocato in seduta straordinaria, approverà il Decreto Legge che stabilisce che il bonus dovrà essere recuperato. La pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale avverrà nei prossimi giorni e tutti avranno così confermato e ben chiaro un dato: Il bonus fiscale va restituito. Il testo del provvedimento disporrà le modalità del recupero che prevedono una azione di monitoraggio per individuare i beneficiati di allora e gli obbligati di oggi e, dopo le necessarie verifiche, il pagamento da parte degli autotrasportatori. La Conftrasporto non ha espresso soddisfazione dopo l’incontro del 13 marzo a Palazzo Chigi e non ha dato il proprio assenso alle ipotesi illustrate sul recupero del bonus, scegliendo invece di pronunciarsi solo dopo aver letto il contenuto del provvedimento. Un aspetto deve però essere assolutamente ben chiaro ed è che il principio, da sempre sostenuto, circa l’assoluta necessità dell’allineamento dei costi e della operatività a quanto in atto in Europa, prima che si sia avviato il recupero, è insormontabile. Riteniamo che la chiarezza sia indispensabile non solo nei confronti della categoria ma anche del Governo che deve essere messo in condizione di conoscere esattamente quello che sono le opinioni degli operatori del settore, al fine di assicurare una gestione adeguata dell’intera questione. Sarebbero guai seri infatti se una parte significativa della categoria, attonita dalla leggiadria con cui taluni rappresentanti passano dalla saldezza ai saldi con l’abilità consumata di certi venditori di tappeti, non comprendesse le proposte avanzate e decidesse di mettere in atto azioni dimostrative. Il rischio dell’emulazione e della delegittimazione delle stesse rappresentanze nazionali potrebbe esplodere con conseguenze catastrofiche per tutti. Conftrasporto ha sempre rappresentato in tutti questi anni le verità, anche quelle più scomode, così anche nella complessa vicenda del recupero del bonus fiscale, senza tema di smentita, si è sempre attenuta ai fatti reali. Per questo anche oggi si ispira a tale comportamento e solo dopo aver letto e approfondito i contenuti del decreto farà conoscere la propria valutazione in modo tale che gli interessati, cioè gli autotrasportatori, possano essere messi, a loro volta, nelle condizioni di decidere.