Roma, 17 aprile 2013
SIA13116
MQ
Oggetto: Trasporto Rifiuti. Contrarietà al nuovo Decreto ministeriale che ripropone il vecchio SISTRI.
Nel corso della Commissione Ambiente di Confcommercio che si è tenuta ieri, ai cui lavori ha preso parte Conftrasporto, è stato esaminato il decreto che il Ministro dell’Ambiente Clini ha firmato il 20 marzo scorso per il riavvio del SISTRI dal 1° ottobre 2013, limitatamente al trasporto dei rifiuti pericolosi.
Dopo ampia disamina, la Commissione ha espresso all’unanimità parere contrario all’entrata in vigore del Decreto (che al momento non risulta ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale), principalmente per le seguenti ragioni:
1. il provvedimento riavvia esattamente il vecchio sistema di tracciabilità dei rifiuti denominato SISTRI, senza accogliere nessuna modifica allo stesso, neanche quelle avanzate dalla scrivente a luglio 2012 o ripresentate successivamente nel precedente mese di febbraio;
2. il vecchio SISTRI aveva difatti dato prova di non funzionare, sia durante la prova generale avvenuta l’11 maggio 2011 (cd. click day), sia successivamente, in quanto non consentiva a tutti i soggetti della filiera di entrare nel sistema ed effettuare le operazioni di presa in consegna dei rifiuti dal produttore, la tracciabilità degli stessi e loro accettazione presso l’impianto di smaltimento o di gestione. Nei pochi casi in cui il sistema ha permesso la conclusione delle operazioni, la durata del procedimento telematico era notevolmente superiore rispetto a quella cartacea (ad es. 30 / 40 minuti rispetto ai 3 o 4 necessari per fare il formulario);
3. il nuovo provvedimento fa entrare in vigore il vecchio SISTRI in due fasi: la prima per il trasporto dei soli rifiuti pericolosi (dal 1° ottobre 2013); la seconda anche per gli speciali (dal 3 marzo 2014). In tal modo si penalizzano le imprese che gestiscono tutte e due le tipologie di rifiuti ed in particolare le imprese di trasporto, che per sei mesi dovranno tenere un doppio sistema di registrazione dei rifiuti trasportati con aggravio di costi e di personale;
4. il nuovo provvedimento continua a non includere tra i soggetti obbligati ad utilizzare il SISTRI le imprese estere di trasporto, discriminando pesantemente i vettori italiani e non realizzando completamente le finalità per cui è stato previsto il nuovo sistema di tracciabilità.
Per queste ragioni si cercherà di intervenire per ottenere il ritiro del Decreto, prima che lo stesso entri in vigore.
Si fa riserva di comunicare gli sviluppi della situazione.
Cordiali saluti
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