Patente a punti: no alle facili strumentalizzazioni

Tributi – Nuovo codice relativo al recupero delle accise del 2? semestre del 2001
2 Maggio 2002
Patenti a punti. No alle facili strumentalizzazioni.
3 Maggio 2002

Mentre il Governo si appresta ad introdurre misure sensate e proporzionali per la patente a punti, quasi a voler aprire la solita campagna intrisa di demagogia e favorita dalla scarsa conoscenza, sia di come si svolge l’attività di guida per un professionista del volante sia delle ragioni oggettive per la quali il Governo, non il solo ministro dei trasporti, ha deciso di introdurre modifiche applicative alla cosiddetta “patente a punti”, si registrano i primi fuochi di sbarramento, attraverso anche prestigiose firme del nostro giornalismo. Stupisce che proprio recentemente quando la nostra confederazione ha assunto nette e precise posizioni per contestare norme europee, come quella che esclude dal nuovo limite al tempo di lavoro i cosiddetti lavoratori autonomi (in Italia sono la maggior parte), la denuncia sia stata accolta con un fragoroso silenzio da parte di coloro che sono sempre pronti a lanciare guaiti purchè abbiano come obiettivo la criminalizzazione dei cosiddetti “terroristi”. Altrettanto disinteresse è stato riservato alle precise proposte che Conftrasporto, la confederazione del trasporto della spedizione e della logistica aderente a Confcommercio, ogni volta che si affronta la questione sicurezza ha puntualmente avanzato. Conclusa la rappresentazione del “mostro camionista” di turno da sbattere in prima pagina, le richieste di approfondimento sono sempre state accantonate. Un modo corretto, non v’è dubbio, di fare dell’informazione! Venendo alla specifica questione è bene ricordare: a)il provvedimento non riguarda i soli “camionisti” ma tutti i conducenti professionisti (taxista, conducenti di autobus cittadini, pullman); b)l’opportunità della decisione è direttamente conseguente alle percorrenze che diversificano notevolmente il conducente professionista da quello da diporto; c)il sistema della patente a punti, calibrato a seconda della professione, è in atto anche in altri Paesi europei, come ad esempio la vicina Francia. Un ultimo elemento è opportuno evidenziare ancora una volta per evitare l’insorgere da parte dell’opinione pubblica di un convincimento mendace e cioè che camionista significhi assassino. I dati ufficiali, presentati in Parlamento, indicano che negli incidenti mortali il coinvolgimento, che non significa sempre colpevolezza, del traffico merci pesante è pari al 6,9% mentre per i feriti è del 3,3%. Quando si fa informazione occorre sempre tener ben presente i dati veri e reali. Conftrasporto, nell’invitare il Governo a voler proseguire nella scelta razionale assunta non può tuttavia non evidenziare come la recente settimana sulla sicurezza stradale che si apre domenica 5 maggio, avrebbe potuto essere l’occasione per far crescere, oltre alla indispensabile cultura della sicurezza, applicata alla mobilità, il livello di informazione nei cittadini sulle verità del mondo dell’autotrasporto e sulle reali ragioni per le quali tanti episodi, che potrebbero essere evitati, invece si determinano. Conftrasporto ha provveduto a diffondere un codice comportamentale dedicato ai conducenti per contribuire a determinare l’insorgere di quei comportamenti virtuosi che talvolta, per imposizioni dei proprietari delle merci che impongono tempi di resa insostenibili, convengono attuati.