Questione Sicilia
13 Maggio 2015
NOR15143 – Oggetto: Trasferimento tenuta Albo alle Motorizzazioni. Prime istruzioni operative agli Uffici Motorizzazione Civile (UMC).
14 Maggio 2015

“Crocetta ci chiede di fermare la protesta perché lesiva dei nostri stessi interessi? Il presidente ha di certo ragione, il fermo è l’esalazione dell’ultimo respiro, l’ultima carta per rivendicare i nostri diritti fino ad oggi calpestati. Si conosceva il precario stato di pilone sull’A19 e le Istituzioni non si sono preoccupate di informare la cittadinanza, è solo un caso che nessuno dei nostri autisti non sia stato coinvolto nel crollo.

La Regione e lo stesso Stato si sono dimostrati incapaci di tutelare la sicurezza dei cittadini. Ogni giorno percorriamo i viadotti dell’isola, molti di questi da anni in precario stato e ad oggi non esiste un piano di verifica e risanamento. Altro aspetto è quello economico: il presidente Crocetta ha assicurato che entro qualche giorno il Cdm approverà lo Stato d’emergenza, ma a noi non basta. Pretendiamo risposte concrete alle nostre proposte, è trascorso oltre un mese dalla nostra richiesta d’incontro e nessuno si è degnato di convocare un tavolo. Siamo stanchi, sull’orlo del fallimento. Senza lo sgravio dei pedaggi sulla Messina-Catania e sulle Messina-Palermo, senza importanti incentivi sull’utilizzo di navi e treni, senza il potenziamento della linea ferrata tra il capoluogo etneo e quello regionale, presto tutti noi porteremo i libri contabili in tribunale.

La FAI Sicilia non ha mai partecipato a fermi dei mezzi, ha sempre scelto il dialogo e la concertazione, via che ci è stata negata dalla Regione e dal Governo. Chiediamo al ministro Delrio, che sappiamo attento alla questione siciliana, di convocare e ascoltare le nostre richieste”. Lo dichiara Giovanni Agrillo, presidente della sezione siciliana della Federazione Autotrasportatori Italiani.