

Roma, 24 agosto 2012
NOR12230
MQ
Oggetto: Spending review. Conversione del decreto legge 95/2012. Disposizioni riguardanti l’autotrasporto.
Nel supplemento alla gazzetta ufficiale n. 189 del 14 agosto scorso è stata pubblicata la Legge 7 agosto 2012, n. 135 di conversione del decreto legge 95/2012, sulla revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini, nonché misure di rafforzamento patrimoniale delle imprese del settore bancario (cd. spending review).
Detta legge contiene disposizioni interssanti il settore dell’autotrasporto (già anticipate con circolari NOR12205 e NOR12226 del 9 luglio e 2 agosto scorsi), in particolare gli articoli 12 e 23 che portano all’abolizione della Consulta, al riordino del Comitato Centrale, alla modifica dell’articolo 83-bis e che stanziano ulteriori risorse per il 2013 a favore del settore.
Nel riportare in allegato gli articoli 12 e 23 del testo coordinato tra decreto e legge di conversione, si evidenzia quanto segue.
RISORSE 2013
L’articolo 23 prevede per il prossimo anno 2013 uno stanziamento di 400 milioni di euro da destinare a misure a sostegno del settore dell’autotrasporto di merci.
Detto stanziamento – come si legge nella relazione tecnica al decreto legge – dovrebbe aggiungersi alle risorse strutturali per la categoria, riguardanti lo sconto annuale sui pedaggi, il rimborso di parte del premio INAIL e la riduzione delle accise.
La suddivisione di questi nuovi 400 milioni di euro verrà effettuata con decreto del Ministro dei Trasporti di concerto con quello dell’Economia, sentite le esigenze del settore e tra queste riteniamo che, come lo scorso anno, vengano verosimilmente individuate quella di sovvenzione le iniziative formative delle imprese, il rimborso del contributo per il servizio sanitario nazionale pagato sui premi RC Auto.
MODIFICHE ALL’ART. 83-bis
Il comma 80 dell’articolo 12 rivede per l’ennesima volta l’art. 83 bis della Legge 133/2008, ed in particolare:
a) aggiunge al comma 6, relativo ai contratti di autotrasporto merci stipulati non in forma scritta, la prescrizione che nella relativa fattura va “indicata la lunghezza della tratta effettivamente percorsa”. Tale disposizione mira a rendere più facile il sistema di applicazione dei costi minimi che si basa sui chilometri percorsi dal vettore;
b) sostituisce completamente il comma 14, relativo alle sanzioni per mancato rispetto dei costi minimi e ritardato pagamento dei corrispettivi del trasporto, abolendo le vecchie sanzioni prima previste (esclusione dai benefici fiscali e previdenziali per un anno e per 6 mesi dalle gare di appalto pubbliche), con altre di carattere pecuniario e precisamente:
– in caso di mancata applicazione dei costi minimi, con un importo pari al doppio della differenza tra quanto fatturato e quanto dovuto in base alla disciplina dei predetti costi;
– in caso di mancato rispetto dei tempi di pagamento, con un importo pari al 10% dell’importo della fattura e, comunque, non inferiore a 1.000 euro
c) sostituisce il comma 15, relativo al procedimento per l’applicazione delle citate sanzioni, stabilendo ora definitivamente che: “ Le violazioni indicate al comma 14 sono constatate dalla guardia di finanza e dall’agenzia delle entrate in occasione dei controlli ordinari e straordinari effettuati preso le imprese, per la successiva applicazione delle sanzioni ai sensi della legge 24 Novembre 1981, n. 689 ”. Con tale modifica si supera il vecchio sistema di applicazione delle sanzioni che si era rivelato farraginoso e complicato, semplificandone la loro applicabilità.
RIORDINO DEL COMITATO CENTRALE
Con i commi da 81 ad 86 dell’articolo 12 si procedere ad un sostanziale riordino del Comitato Centrale, resosi necessario per evitare che questo organismo venisse soppresso insieme agli altri previsti dallo stesso articolo 12 (che è appunto intitolato “soppressione di enti e società”).
Due sono le novità più importanti, che entreranno in vigore dal 1 Gennaio 2013.
La prima, è quella che il Comitato Centrale diventa un organismo incardinato nel Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, di cui ne costituisce un “centro di costo”, in quanto come ente autonomo difficilmente avrebbe potuto evitare la soppressione.
La seconda è, di conseguenza, quella che il Presidente del Comitato non sarà più un Consigliere di Stato, ma un Dirigente del Ministero dei Trasporti, con incarico di livello dirigenziale tra quelli previsti dal D.P.R 3.12.2008, n.211 (regolamento di riorganizzazione del Ministero dei Trasporti).
Lo stesso dicasi del Vicepresidente di parte pubblica, cui si attribuiscono le funzioni di responsabile dell’attività amministrativa e contabile, che dovrà essere un dirigente nell’ambito della dotazione organica prevista dal citato DPR 211/2008.
Sempre per quanto riguarda il Comitato Centrale, gli altri commi:
– eliminano alcune delle competenze sancite nel D.lgvo 284/2005, lettere c), g) ed l) dell’art. 9 (competenze sui ricorsi contro i provvedimenti dei comitati regionali – mai istituiti; rispetto dell’uniformità della regolamentazione e tutela delle professionalità esistenti; proposta di iniziative specifiche alla Consulta);
– riformulano la norma sui rappresentanti del movimento cooperativo (lett.g, art. 10 del d.lgvo 284/2005), sostituendo le parole “quattro rappresentanti” con un rappresentante per ciascuna delle associazioni del predetto movimento;
– riducono, infine, di 1.500.000 € lo stanziamento in favore del Comitato, per le iniziative in favore della sicurezza della circolazione, dei controlli sui veicoli pesanti e di protezione ambientale.
SOPPRESSIONE DELLA CONSULTA
In base al comma 20 dell’articolo 12 (che peraltro va a sopprimere molti enti e società pubbliche), la Consulta per l’autotrasporto e la logistica ha cessato di operare dallo scorso 28 Luglio. Data in cui è terminata la proroga di tutta una serie di organismi collegiali che era stata sancita dall’art. 68 del Decreto Legge 112 del 25 Giugno 2008 (poi convertito nella celebre Legge 133/2008), sulla loro riduzione. Evidentemente – a differenza dell’Albo – per la Consulta il Ministero ha ritenuto di dover fare un’altra scelta, tenuto conto che nella fase di conversione in Legge sono stati respinti tutta una serie di emendamenti che miravano a salvare quest’organismo.
Cordiali saluti.
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