Quella che potrebbe divenire la piattaforma logistica pi? avanzata nel Mediterraneo ? oggi gravata da una viabilit? precaria per i lavori sulla Salerno-Reggio Calabria, da collegamenti via treno e via mare inadeguati, da porti saturi con inefficienze legate alla retroportualit?. Le prospettive che si intravedono non sono incoraggianti: gli interventi necessari, anzi indispensabili, per incentivare lo sviluppo del combinato sono stati soppressi, i controlli sui mezzi pesanti, di grande aiuto per lo sviluppo delle modalit? alternative, sono stati ridotti. A questo si aggiungeranno, con l’avvento della buona stagione, gli armatori (che, non dimentichiamolo, hanno lavorato a pieno ritmo grazie al trasporto merci aumentando i noli per gli incrementi dei prodotti derivanti dal petrolio e mai riallineati) e che con l’estate lasceranno puntualmente a terra gli ingombranti Tir per trasportare le pi? remunerative autovetture dei turisti diretti nelle isole. Di fronte a questo quadro sarebbe indispensabile nell’organizzazione della filiera merceologica un piano di coordinamento. Perch? non selezionare il trasporto via mare per tipologia di merci; non indirizzare gli interventi pubblici solo sulle navi tutto merci; non destinare almeno parte della flotta, ancor in mano pubblica, al trasporto merci per un equilibrio pi? razionale; non rendere funzionale l’intera filiera coinvolgendo tutti i soggetti che sono parte della catena del trasporto?