Manifestazione ai valichi adesione dei trasportatori siciliani dell’AITRAS

Confermate le giornate di protesta ai confini per il 23 gennaio 2002
14 Gennaio 2002
Gli autotrasportatori dell’AITRAS aderiscono alle manifestazioni indette per la “Vertenza Alpi”
14 Gennaio 2002

Gli autotrasportatori dell’Aitras, l’associazione degli autotrasportatori siciliani, condividendo le preoccupazioni del Cuna e della Fita, hanno deciso di indire una manifestazione di protesta che si terrà in contemporanea con le iniziative di mobilitazione che si svolgeranno ai valichi nella giornata di mercoledì 23 gennaio. Un corteo di automezzi delle imprese aderenti all’Aitras sfileranno nella mattinata del 23 p. v. sulla S.S 640 da Agrigento a Caltanissetta, partendo da contrada Grottarossa, in direzione della Valle dei templi. Gli operatori siciliani richiedono una nuova politica dei trasporti che li metta in condizione di poter operare nel rispetto delle norme sui tempi di guida, sui prezzi di trasporto, con la certezza dei controlli e con una mobilità fluida che consenta loro di poter far giungere le merci prodotte nell’isola in tempo utile sui mercati europei. Le decisioni assunte, tendenti a mantenere gli ostacoli alla mobilità alpina rischiano di ricadere pesantemente sull’economia isolana e produrre danni notevoli anche ai settori agricoli e produttivi, già in stato di grande difficoltà. Una politica coordinata, ha affermato il presidente dell’Aitras Salvatore Bella, ed il rispetto delle normative sul trasporto e sulla circolazione stradale sono l’unica via d’uscita che consentirà alla nostra economia di restare al passo con quella delle regioni del Nord, sicuramente anch’esse in difficoltà, ma non certamente aggravate dai pesi che, stante la collocazione orografica, tutta l’economia siciliana è costretta a sostenere. “L’adesione alla manifestazioni, indette nel quadro della vertenza, Alpi dimostra- ha affermato il presidente del Cuna Elio Cavalli- quanto sia delicata ed esplosiva la questione posta all’attenzione del Governo che dovrebbe attivarsi senza indugi onde evitare che la delicata questione precipiti e sfugga al controllo delle nostre stesse organizzazioni.”