Lo strano silenzio di Longo e Coppelli

Trasporto e logistica: la Fai avvia la fase della conoscenza.
24 Luglio 2007
Da venerdì 20 luglio 07 in onda il TG FAI – Il Telegiornale settimanale degli autotrasportatori
24 Luglio 2007

Alcuni mesi or sono avevo affrontato la questione della autonomia della dirigenza della Fita ed avevo evidenziato come l’atteggiamento dei due leaders fosse cambiato con l’avvento del Governo di sinistra.
Qualcuno aveva, arricciato il naso pensando da che pulpito giungesse la predica. Ovviamente non mi dichiaro immune da errori e da possibili devianze; sbaglio come tutti coloro che lavorano. Chiedo a tutti quelli che mi sono vicini di evidenziarmi i loro dubbi o contrarietà, partendo però da fatti concreti e non da illazioni o elucubrazioni mentali. Chi ha contestazioni le faccia pure; il confronto è il sale della democrazia.

Sui dirigenti della Fita mi ero permesso di evidenziare come il loro comportamento nei confronti del Governo, nelle fasi concitate della trattativa, fosse mutato significativamente e soprattutto come, al di là di qualche uscita sporadica sulla stampa, fossero scomparse le dichiarazioni di fermo che ad ogni piè sospinto i due ascari dei desiderata della sinistra si affrettavano a rilasciare su ogni argomento.

Oggi non è più così! La ragione è riscontrabile nello statuto della Fita, ricondotta sotto lo stretto controllo della confederazione.

Due casi ultimi mi hanno indotto a tornare sull’argomento e redigere queste poche osservazioni. La vertenza dei containers e il costo del gasolio.

Sulla prima abbiamo potuto registrare come di fronte ad iniziative proclamate dalle associazioni di categoria la Fita-Cna si sia defilata. Sorvolo sulle motivazioni addotte a giustificazione della mancata condivisione per carità di patria anche se, ne sono certo, tutti gli operatori di quel settore bene le conoscono.

La seconda questione, ben più complessa, dimostra due cose: o un difetto di comunicazione all’interno della dirigenza di quell’organizzazione che non sente le lamentele degli operatori che evidenziano il costante e continuo incremento del gasolio; oppure più semplicemente una conversione sulle teorie che la nostra organizzazione ha sempre sostenuto su tale aspetto.


Quando la Fita-Cna denunciava la non sostenibilità del differenziale esistente tra il prezzo corrisposto in Italia e quello in vigore in Europa, (siamo nella passata legislatura) la Fai/Conftrtasporto sosteneva come il ragionamento non dovesse focalizzarsi sulla sola voce gasolio ma come invece la discussione dovesse essere impostata sul costo generale sostenuto dalle imprese e pertanto proponeva di prendere in considerazione il costo kilometrico o, meglio ancora, quello orario.

Oggi se fossimo come la dirigenza della Fita-Cna dovremmo prendere la bandiera della battaglia del caro gasolio e farne elemento di contestazione.
Ma noi non siamo loro! Sarebbe errato oggi, così come lo era nel passato.


A differenza di quei dirigenti non mutiamo parere ad ogni mutare di colore politico dell’esecutivo ma restiamo convinti che l’incremento di tale voce di costo debba continuarsi ad essere affrontato in un contesto complessivo che si sostanzia con il costo orario.

I due impavidi dirigenti di associazione, per non correre rischi, preferiscono invece il silenzio o ricorrere a dichiarazioni generiche, senza alcuna strategia tranne quella di invitare le imprese ad espatriare all’Est, tutto pur di non introdurre argomenti che possano creare disturbo al “manovratore amico”.

Chissà se i nostri operatori se ne renderanno conto. La Fai/Conftrasporto proseguirà con coerenza nella linea decisa dai propri organismi, non tacendo sulle gravi mancanze del Governo, in grave difetto sugli impegni assunti con quel protocollo di intesa da noi non sottoscritto, e prospettando in alternativa soluzioni che mirino da un lato a tutelare gli interessi del settore ma soprattutto a creare i presupposti per una politica che consenta alle nostre imprese di mettersi alla pari con le concorrenti europee.

Paolo Uggè – Presidente della Federazione Autotrasportatori Italiani

Redattore: Presidente della Federazione Autotrasportatori Italiani On. Paolo Uggé