Un euro vale 1936,27 lire. Per passare dalle lire all’euro bisogna dividere l’importo per 1.936,27; al contrario per passare dall’euro alle lire bisogna moltiplicare il prezzo per 1936,27.
Ad esempio 10.000 lire sono pari a 5,16456899089 euro, numero da arrotondare alla seconda cifra dopo la virgola.
I prezzi vanno arrotondati prendendo in considerazione la terza cifra dopo la virgola: se è compresa tra 0 e 4, l’importo viene arrotondato per difetto e la seconda cifra decimale (i centesimi) resta invariata. Se invece la terza cifra dopo la virgola è pari o superiore a 5 compresa cioè tra 5 e 9 il prezzo è arrotondato per eccesso: la seconda cifra viene allora elevata di una unità.
Nel caso di 5,165 euro, per esempio, ‘arrotondamento corretto è 5,17. Tali regole sono stabilite nell’articolo 5 del Regolamento comunitario n. 1103/97. Quando però si ha a che fare con importi minimi, dell’ordine delle decine di lire, per arrivare alla conversione del prezzo in euro bisogna utilizzare altre cifre decimali oltre alla seconda dopo la virgola.
Nel caso specifico, l’articolo 3 del decreto legislativo 213/98 prevede che, per la conversione dei valori di importo ridotto (da 1 a 9.999 lire), si debbano utilizzare un numero di decimali superiore a due:
a) per un importo originaria mente espresso in unità di lire da 1 a 9 lire, occorrono 5 cifre decimali;
b) per un importo originariamente espresso in unità di lire da 10 a 99, occorrono 4 cifre decimali;
c) per un importo originariamente espresso in unità di lire da 100 a 999, occorrono 3 cifre decimali;
d) per un importo originariamente espresso in unità di lire da 1000 a 9999, occorrono 2 cifre decimali;
Nel caso del prezzo dei carburanti un importo di 1920 lire al litro sarebbe convertito in euro in 0,99 euro al litro. La variazione minima possibile sarebbe di 0,01 euro; ciò si tradurrebbe in una rialzo o diminuzione del prezzo di carburanti di circa 19 lire, diversamente dalla pratica odierna che utilizza variazioni minime di 5 lire.
Per poter mantenere in euro una variazione del prezzo unitario del carburante dell’ordine della lira, lo stesso prezzo unitario in euro sarà quindi espresso in millesimi di euro, cioè con tre decimali. Infatti un millesimo di euro corrisponde a circa 2 lire. L’importo totale del rifornimento, secondo quanto prevede la legge, sarà invece espresso da una cifra con due decimali anche perché non avranno corso pezzi in moneta per millesimi di euro. Tale importo è il prodotto di una operazione di moltiplicazione per i litri richiesti che quindi
conteggia anche i millesimi del prezzo unitario.
(fonte Ministero dell’Industria)
Fonte:
Redattore: Centro Informazioni Conftrasporto