La Settimana Sindacale Confederaledal 30 SETTEMBRE al 04 OTTOBRE 2013

INA13290 – Minimali INAIL dall’1.7. 2013
4 Ottobre 2013
SIA13291 – Trasporto Rifiuti. Costituzione tavolo tecnico di monitoraggio del SISTRI. Approvazione emendamenti al decreto legge 101/2013.
8 Ottobre 2013

Di seguito le iniziative della settimana.

SITUAZIONE GENERALE

Sembra essersi conclusa una fase turbolenta della vita politica italiana che ha di fatto bloccato le attività per la crisi politico istituzionale che ha interessato il Paese. Ottenuta la fiducia il Governo è nelle condizioni di operare. Speriamo che lo faccia con maggiore concretezza rispetto al passato.
Abbiamo qualche dubbio anche perché, al di là del superamento del momento critico, ci sembra del tutto evidente che si sia innescata una fase di riposizionamento che porterà a nuove ed inaspettate evoluzioni. Chi oggi pensa di aver vinto potrebbe trovarsi domani in una posizione di subalternità. E’ evidente che una nuova stagione della politica nazionale si è aperta anche se le prospettive sono del tutto incerte.
Noi ovviamente non potremo altro che vigilare e cercare nelle difficoltà che incontreremo a tutelare nel miglior modo possibile le imprese che si riconoscono in noi. Chi propendesse per l’inutilità del mondo della rappresentanza associativa commetterebbe, dunque, un grande errore di valutazione.
Chi rappresenta gli interessi non può essere come un sarto che confeziona vestiti su misura. E chi si attende questo sbaglia prospettiva. Il mondo della rappresentanza deve trovare delle soluzioni che tengano insieme un sistema di imprese che, se vuole sopravvivere, deve in modo drastico mutare. Il cambiamento è in atto in tutte le forme della vita economica e sociale. Occorre accettare la sfida per non subire le innovazioni sulle quali il potere di intervento nazionale è tra l’altro molto limitato.
Il mondo è ormai globalizzato e, piaccia o meno, è con questa realtà dobbiamo rapportarci.
Comunque anche in questa settimana concentrata sulla situazione politica, la federazione non è certo rimasta inattiva.
Ricordate la battaglia sul Sistri? Bene quello che chiedevamo all’inizio di questa vicenda è  stato recepito in un emendamento approvato dalla Commissione parlamentare. Sin dai primi momenti avevamo posto una pregiudiziale che era quella dell’estensione ai vettori esteri delle norme sul Sistri; in secondo luogo ritenevamo necessaria una fase di sperimentazione senza che le imprese fossero assoggettate a sanzioni. Nostro scopo era di adeguare al meglio la normativa, anche con delle semplificazioni; il terzo aspetto riguardava la verifica sul funzionamento del sistema prima della sua entrata in vigore.
Noi, e nessun altro, abbiamo predisposto gli emendamenti e li abbiamo fatti veicolare con l’aiuto determinante della Confederazione. Operando in silenzio abbiamo favorito il formarsi del consenso necessario ad inserire le modifiche che noi chiedevamo.
Nel testo che verrà portato all’approvazione dell’Aula del Senato quei tre punti sono stati inseriti. Certamente non possiamo sostenere che tutte le aspettative nostre abbiano trovato soluzioni come richiesto. Si deve però riconoscere che i punti essenziali sono presenti; per il loro miglioramento continueremo ad operare.
Ai disfattisti di mestiere (quelli ai quali non va mai bene nulla) evidenziamo come le confederazioni di mestiere abbiano operato per tutelare prevalentemente le imprese che producono rifiuti o che li ricevono. Nessuno si è posto, al di là delle chiacchiere di facciata, delle esigenze delle imprese di autotrasporto. Infatti da una attenta lettura delle normative si vede che si è puntato a tutelare il conto proprio più che le imprese di autotrasporto. La ragione è semplice; basta considerare il numero delle imprese interessate per scoprire le ragioni delle scelte di talune confederazioni.
I risultati ottenuti, quindi, sono per la gran parte attribuibili alla nostra iniziativa che ha in modo evidente e decisivo coinvolto la Confederazione nell’iniziativa di sensibilizzazione. Vedremo comunque il testo finale che risulterà approvato.
La seconda iniziativa andata a buon fine è quella legata alla soluzione ipotizzata per la formazione professionale. La Corte dei Conti aveva sollevato alcuni dubbi sulle decisioni assunte, (peraltro si applicavano da alcuni anni) nelle procedure per la gestione della formazione.
Anche in questo caso la soluzione trovata è quella che noi avevamo proposto da tempo, anche per aver approfondito le ragioni dei dubbi avanzati dall’organismo di controllo.
In una riunione informale tenutasi martedì l’ipotesi risolutiva è stata delineata. Come sempre succede i risultati positivi hanno sempre tanti padri che però si manifestano a posteriori. Noi in modo evidente siamo in grado, ma lo faremo nei nostri organismi, di ricostruire i passaggi che abbiamo compiuto anche su questa vicenda.
Questo significa un aiuto per le imprese che hanno scelto di investire nella formazione.

IL CASO SISTRI

Come sopraddetto e come sinteticamente illustrato alle nostre realtà, la Commissione parlamentare ha approvato degli emendamenti che estendono ai vettori esteri l’obbligo dell’utilizzo del sistema di tracciabilità, che rinviano l’applicazioni delle sanzioni e che prevedono una verifica 30 giorni prima dell’entrata in funzione del sistema. Non possiamo dirci completamente soddisfatti anche perché le perplessità enunciate più volte scompariranno solo quando vedremo il risultato finale. Chi nega che un passo avanti sia stato compiuto disconosce la realtà. Quanti hanno dimenticato le parole offensive pronunciate dal ministro Prestigiacomo che, pur di far entrare in funzione il sistema, era arrivata a colpevolizzare i nostri operatori sostenendo la teoria della contrarietà a prescindere nel farsi tracciare? Quello che ha tenuto fermo il Sistri infatti è stato proprio questo elemento.
Ora staremo a vedere e già lunedì si terrà una riunione tecnica. Noi lo ribadiamo ancora una volta. Il Sistri non è mai stato da noi contestato aprioristicamente. A noi interessa un sistema che funzioni e che non “costi”  in modo spropositato alle imprese di autotrasporto che, come tutte le altre imprese vivono momenti di difficoltà.

RAPPORTI CON IL GOVERNO

Come anzidetto la settimana politica ha di fatto bloccato l’attività di Governo, anche se non siamo certo rimasti inattivi. Ora che si riprende a pieno ritmo è necessario che siano riprese le questioni rimaste sul tappeto. Riassumendole per titoli ricordo che si deve definire l’entità delle risorse da assegnare al settore e la loro ripartizione; la questione sui costi della sicurezza, legata in modo imprescindibile all’evoluzione dei controlli; infine la ricomposizione dell’Albo al quale dovranno essere riassegnati compiti di coordinamento. Alcuni emendamenti che erano stati presentati su tali aspetti sono stati considerati inammissibili dalla Commissione Parlamentare. Pensiamo che la vicenda della crisi abbia inciso su questo. Non siamo ingenui e sappiamo bene quali siano i criteri per giudicare ammissibili o meno gli emendamenti. Del resto basta leggere quelli che sono stati approvati.
Vogliamo ricordare con molta franchezza e anche con chiarezza, che senza una soluzione certa dell’argomento controlli e sulla funzioni da attribuire all’Albo non esistono gli spazi per affrontare le possibili modifiche ai costi della sicurezza.
Per questo non possiamo che rinnovare la richiesta, a suo tempo già formulata, di riaprire il confronto con l’Esecutivo entro quindici giorni al massimo.
Al Governo non sfugga che alcune iniziative di mobilitazione sono state annunciate.
La mancata soluzione di argomenti così decisivi non aiuta ma rischia di allargare il consenso alla protesta.

ATTIVITA’ FEDERATIVE

Domenica a Mestre nel corso di un assemblea del Veneto saluteremo l’amico Guido Bertoldo che ha deciso di chiudere la propria esperienza con la nostra realtà.
Lo saluteremo con affetto.
Nella prossima settimana si terrà, presso l’autodromo di Monza, la manifestazione Truck Emotion (vedi volantino allegato) che vedrà dibattiti e interventi sui temi del nostro settore. Parteciperà ai dibattiti il segretario Russo e chi scrive.

Alla prossima

Paolo Uggè