

In sintesi le principali notizie della settimana.
SITUAZIONE GENERALE
La settimana si è aperta con una notizia che riguarda la decisione del Ministro Lupi di optare per restare al Ministero, lasciando il seggio del Parlamento europeo.
Una scelta che potrebbe essere positiva per il mondo dell’autotrasporto, non certo per ragioni di simpatia, ma per il solo fatto che dopo aver perso il riferimento del sottosegretario Girlanda, entrato in sintonia con i nostri problemi, si sarebbe dovuto ricostruire il rapporto con il nuovo Ministro. Se dunque non si manterranno gli impegni non esiste alcuna scusante che avrebbe potuto invece avere un nuovo titolare del dicastero. Il ministro Lupi le questioni le conosce l’alibi della non conoscenza non potrà essere sostenuto.
Una notizia positiva per le aziende, rispetto alla scorsa settimana, riguarda la decisione che abbiamo pubblicato sul sito, relativa alla nuova sottoscrizione del decreto di riparto. Questo dovrebbe portare all’emanazione dei provvedimenti di spesa.
Il Consiglio Nazionale di venerdì, del quale ho già avuto modo di riferire, ha rimesso in moto, anche se di fatto non si era mai fermata, la nostra attività federativa.
La relazione condivisa dal consiglio che, come richiesto, sarà parte integrante del verbale, sarà la nostra linea per le strategie future e la nomina dei vice presidenti, ai quali nel prossimo Comitato di presidenza verranno assegnate le deleghe, sono i primi passi del nostro percorso per il prossimo triennio.
Avremo subito temi di grande impatto da affrontare. Le normative da inserire nel decreto che il Ministro emanerà entro la fine di luglio sui trasporti; le conseguenze della decisione della Corte di Giustizia europea sui costi minimi, la nuova finanziaria e i possibili nuovi tagli che potrebbero riguardare ancora la compensazione dell’accisa.
In settimana si è poi tenuta la riunione tra le federazioni, successiva a quella che aveva avviato la possibilità di realizzare un patto di consultazione che si vorrebbe introdurre. E’ stato deciso l’inoltro di una lettera al Ministero con le proposte condivise. Nella lettera (disponibile al link indicato al termine delle presenti comunicazioni) è evidenziata la contrarietà ad un metodo che sembra porre fine al confronto garantito dal Governo e attuato fino ad oggi.
Deludenti, per quanto riguarda i contenuti sui trasporti, le comunicazioni del nuovo Presidente del Consiglio dei Ministri europeo. A parte gli accenni sulle reti Ten e sulla necessità di sviluppare il trasporto intermodale “con l’obiettivo di ridurre i consumi energetici”, l’unico accenno relativo all’autotrasporto riguarda “la proposta di direttiva relativa ai pesi e dimensioni dei veicoli”.
A parte che se si aumenta la competitività del trasporto terrestre gli spazi per le modalità alternative, soprattutto per il ferro, si riducono, ma l’indicazione contenuta nel documento europeo appare in netto contrasto con il recente incremento introdotto in Italia, con l’articolo 29 del D.L competitività, su l’energia e pedaggio per il trasporto merci su ferro pari al 40% (se i conti non sono sbagliati si passerà da circa 3 euro/Km a 4,20). Così non si determina sviluppo del trasporto su ferro. Ancora una volta si evidenzia come le decisioni sui trasporti, se non rientrano in una logica coordinata, rischiano di andare in direzione opposta, rispetto alle intenzioni annunciate con il risultato contrario rispetto a quello che si vuol ottenere.
E’ stata anche insediata la Commissione che si occuperà di turismo e trasporti. Il presidente indicato Michael Cramer appartiene al gruppo dei Verdi tedeschi (speriamo bene). I parlamentari italiani sono: Alessandra Mussolini, (F.I) Daniela Aiuto (M5s), Isabella De Monte (Pd), Salvatore Pogliese (F.I), David Sassoli (Pd),
E’ stata adottata la legge francese sulla lotta alla concorrenza sociale sleale che contiene norme sul cabotaggio per automezzi di portata inferiore alle 3,5 ton e sulle sanzioni da applicarsi alle imprese che organizzano intenzionalmente il riposo settimanale a bordo degli automezzi. (30 mila euro). La metodologia di accertamento non sarà di facile attuazione.
Una comunicazione interessante proviene dall’Autorità garante degli scioperi che ha voluto con un suo comunicato ringraziare alcune associazioni di categoria (tra queste non si trova quella con la quale il nostro sottosegretario si è incontrato assicurandole una valutazione sulle proposte presentate) per il senso di responsabilità dimostrato nel dicembre scorso durante le proteste dei forconi. E’ positivo che l’Autorità si renda conto di una evidenza riconosciuta a parole anche in più occasioni dal ministro Lupi ma che non pare propriamente attuata dai collaboratori di Governo.
A proposito di costi minimi
Lo abbiamo detto prima è stata annunciata per il 4/09 la decisione della Commissione di Giustizia sulla compatibilità dei costi minimi. Il pronunciamento riguarderà la decisione ma le motivazioni saranno fornite in seguito. Sarà da quanto verrà affermato in tema di principi che si potrà avviare il ragionamento sulle eventuali modifiche, se saranno richieste, o su come rafforzare il rispetto delle norme in essere, in caso di conferma. Lo abbiamo già sostenuto. Qualunque sarà il pronunciamento della Corte di Giustizia il Paese ed il Governo si troveranno a dover gestire un problema non certo semplice.
Questo convincimento sembrava essere anche quello del ministro Lupi che ha invitato le parti alla ricerca di una soluzione condivisa. Purtroppo nulla è però stato messo in atto per evitare che quanto auspicato si realizzasse (a meno di non voler considerare l’invito rivolto dal sottosegretario de Caro alle parti di far pervenire proposte riguardanti il settore, una risposta in tale direzione; il che sarebbe sconfortante).
Noi abbiamo più volte, facendo riferimento alle disposizioni contenute nel dlgs 286, fornito ampia disponibilità ad un confronto, mettendo alcuni punti fermi relativi alle parti coinvolte nel confronto e alle tutele di coloro che effettuano la prestazione di trasporto. Il tempo non sembra essere molto, per questo infatti nel corso della riunione delle federazioni abbiamo evidenziato come l’iniziativa debba essere avviata dal Governo e senza perdere ulteriore tempo. Staremo a vedere.
Nel settore intanto…
Vi è chi cerca di aumentare il livello della polemica sostenendo tesi astruse e un po’ superate in risposta all’appello che continuamente rivolgiamo al senso di unità. Tentare di far sembrare, ad esempio il confronto in atto su chi dovrà essere il prossimo vice presidente dell’Albo come uno dei tanti scontri tra persone, è deformare la realtà. Vi sono, non è un mistero, delle visioni diverse, che al di là delle aspettative legittime di qualche associazione permangono e si allargano.
Quali dovranno essere le scelte sulla politica dei trasporti? Certo è faticoso costruire una posizione condivisa. Per questo riteniamo che se non si trova un metodo che definisca il processo decisionale sul quale costruire mediazioni e decisioni, il rischio è quello del puro cicaleccio. Tutte le posizioni sono legittime, anche le più astruse, ma sostenere, fino a prova contraria, che siano solo frutto di opinioni delle persone è deviante. Nell’interesse della categoria è per noi importante stabilire invece dei metodi comportamentali che consentano di poter sostenere all’esterno una posizione comune.
Con questo non si tratta di limitare l’autonomia che è sacrosanta, purchè rimanga nell’ambito della testimonianza e non si trasformi in esternazioni fuori luogo. Sicuramente con i temi che le imprese saranno chiamate ad affrontare, non si tratta di sottoporsi al “giudizio del prete Liprando di turno”, (cantato da Enzo Jannacci), ma di trovare l’unità sulle cose possibili, cercando posizioni comuni per costruire un percorso a difesa del settore. Se non ci vincoleremo alle decisioni della maggioranza, si può definire il quorum, non faremo il bene della categoria. Possiamo prendere in considerazione la rappresentatività di ognuno, senza mai mettere in dubbio la dignità di ciascuno, ma il diritto di veto non può essere ammesso. Trovata la mediazione non è possibile mediare ancora; si decide. In caso opposto è l’immobilismo a vincere; e questo non aiuta.
L’Unatras, convocata per la prossima settimana anche sull’Albo assumerà una decisione, così come sulle altre questioni legate alle scelte future.
NEWS IN PILLOLE
Voglio ringraziare gli amici delle Fai territoriali e della Fai Service per le iniziative assunte a favore dei più deboli e degli emarginati, in collaborazione con la Caritas e con l’Onu, sui migranti.
Ho diffuso a sostegno anche dichiarazioni a nome della federazione nazionale che sono state riprese dagli organi di informazione.
Da lunedì 7 luglio il mondo dell’autotrasporto sarà protagonista su La 7 con alcune trasmissioni che avranno per titolo “Inarrestabili”. E’ una iniziativa realizzata con il supporto di Fai Service che si propone di affrontare i temi degli uomini del trasporto.
In settimana si è tenuto, martedì, presso la Confetra, l’incontro per Ebilog e mercoledì al Ministero quello sulla direttiva pedaggi.
Sul numero di Tuttotrasporti sono pubblicati servizi sulle proposte presentate nei convegni tenuti dalla Confcommercio.
E’ stato inoltrato il documento conclusivo dei lavori del seminario di Conftrasporto di Parma. Non appena definita la data con il presidente verrà convocata la prevista riunione per l’esame conclusivo delle proposte.
A Taranto la confederazione ha tenuto un convegno che ha approfondito le proposte su quale futuro può essere costruito per una città che sta vivendo momenti di grande difficoltà in relazione al caso Ilva. Il Convegno riguarda anche le nostre imprese coinvolte pesantemente dalle conseguenze che il mondo legato all’Ilva sta scaricando sulle imprese di autotrasporto e che tocca anche altre province del Paese. Su tali argomenti la federazione ha provveduto a sensibilizzare il Ministro dei trasporti e invita nuovamente le realtà territoriali coinvolte a far pervenire sintetiche relazioni sulle situazioni riscontrate dalle imprese coinvolte.
Alla prossima.
Paolo Uggè