

SITUAZIONE GENERALE
Anche questa settimana, pur se da contatti informali abbiamo raccolto notizie che, al momento, non sembrano essere negative per le prospettive relative alle questioni del settore riguardanti anche la prossima legge di stabilità (la situazione politica tuttavia è in forte movimento e quanto pare vero oggi potrebbe non più esserlo domani). Nessuna convocazione formale per l’incontro che come Unatras abbiamo richiesto, è tuttavia nel frattempo pervenuta.
Alla luce delle notizie che apprendiamo non c’è assolutamente da essere tranquilli. Lunedì sulla consueta rubrica su Il Giornale, evidenzierò ancora una volta come se si effettuassero interventi amministrativi, proprio nel settore dei trasporti molto probabilmente si determinerebbero le condizioni per ottenere le coperture sia per l’annullamento dell’Imu che del previsto innalzamento dell’Iva.
Purtroppo abbiamo un Esecutivo ingessato. Ministri che ritengono sia più importante privilegiare il ruolo politico a quello tecnico, o con poca conoscenza delle materie loro affidate. (Citare ancora una volta la demagogia contenuta nella proposta di vietare il fumo in macchina che il Ministro della Salute ha ipotizzato ritengo sia la dimostrazione delle mie affermazioni).
Nessuno che si impegni a dare attuazione alle proposte contenute nel Piano della Logistica sulla filiera del farmaco (risparmi e individuazione di un costo standard da riconoscere alle regioni); oppure pensi di dare soluzione al problema, più volte segnalato, dello sportello unico doganale (maggiori introiti per l’Iva, recupero delle imposte portuali e incremento della competitività del Paese). Una delle poche iniziative sul settore realizzata ad oggi, è stata l’abolizione della Consulta della Logistica che aveva una logica. E’ vero che l’ideona appartiene al Governo dei tecnici; ma la Consulta poteva essere fatta rivivere a costo zero.
I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Il Pil rimane negativo, i consumi non riprendono ed inoltre si pensa di scaricare sulle nostre imprese le conseguenze, che costano, delle scelte sbagliate decise dai precedenti Governi. Il caso del Sistri è del tutto evidente. Un sistema che non funziona, che in modo certo non si potrà applicare ai vettori esteri e che in sostanza penalizza prevalentemente le imprese di trasporto, entrerà in vigore dal primo ottobre. Sto parlando del Sistri. Ma non è certo possibile dimenticare la questione dell’Ilva le cui conseguenze ricadono altrettanto sulle nostre imprese ma che, nonostante le richieste di incontro avanzate, non sembrano essere prese in alcuna considerazione da chi ci governa.
Una situazione che richiederebbe un rafforzamento dell’unità delle rappresentanze del mondo del trasporto che sembra invece vivere, in alcune federazioni, fibrillazioni per situazioni interne.
Noi certo non rinunceremo al nostro ruolo ma sarebbe meglio che le iniziative fossero di tutti.
IL CASO SISTRI
Si è svolta mercoledì la prevista riunione tra tutte le federazioni per fare il punto sulle evoluzioni che si determineranno dal primo ottobre con l’entrata in vigore delle norme per i trasporti, ai quali si applicano le norme di tracciabilità.
Noi ci riconosciamo nelle proposte avanzate da Rete Imprese per l’Italia che ha formulato alcuni emendamenti. Uno che modifica totalmente la norma in essere; una che estende ai vettori esteri l’obbligatorietà del controllo (una nostra precisa richiesta che inizialmente era stata ignorata) e la proposta, quella più facilmente attuabile, di far partire la fase di sperimentazione per una seria e adeguata verifica del funzionamento del sistema, al fine di realizzare le semplificazioni e modifiche necessarie. Anche questa richiesta, per chi ci legge, appartiene a proposte della quale, dall’inizio la nostra realtà associativa si era fatta portatrice. Gli emendamenti sono stati presentati; seguiremo gli sviluppi e conseguentemente decideremo, almeno noi, insieme agli operatori interessati come agire di conseguenza.
PIERINO COTTI, UN AMICO, CI HA LASCIATO
Pierino Cotti 77 anni non è più con noi. Un uomo, che è giusto definire un pezzo di storia importante del nostro mondo, ci ha lasciato. Da tempo si era ritirato dalla vita attiva associativa e viveva nella Sua Tirano (So), anche se aveva conservato la carica di presidente onorario della Fai di Sondrio.
Pierino Cotti ha svolto ruoli importanti nel mondo associativo. Prima nei vertici nazionali di Anita, fondatore poi della Confartigianato trasporti, infine nella Presidenza Fai.
Pochi lo ricordano, o forse non lo sanno, ma senza la determinazione, il coraggio e il grande amore che riversava sulla categoria la Confartigianato Trasporti non esisterebbe.
Ho vissuto quei momenti terribili ed intensi direttamente accanto a Lui. Ricordo la determinazione con la quale, anche contro il volere dei vertici confederali di allora, portò avanti un disegno che in modo chiaro portasse ad un chiarimento tra le varie associazioni nazionali di categoria.
In quegli anni Pierino Cotti leader del comparto artigiano della Confartigianato era vice presidente di Anita.
In uno dei momenti sindacali più intensi e difficili Cotti ebbe il coraggio di rompere gli schemi e di sfidare anche la superiore confederazione. Per essere coerente con gli interessi della categoria, gli autotrasportatori artigiani, non esitò un attimo ad assumere una posizione autonoma ed in contrasto rispetto alle decisioni della confederazione.
Li sfidò; la categoria lo seguì e il risultato dirompente fu la nascita di Confartigianato trasporti.
Da spirito libero ed al servizio della categoria non era un Uomo che accettava tutti i compromessi ai quali talvolta le cariche ricoperte costringono.
Aveva un carattere forte e talvolta burbero che lo induceva spesso ad entrare in contrasto con altri componenti della federazione. Di certo era un uomo!
Insieme a Lui ho condotto tante battaglie, talvolta su posizioni diverse, ma posso affermare che nei suoi confronti non mi è mai venuto meno: il rispetto.
Pierino Cotti è stato un uomo che ha segnato un cambiamento nella mondo della rappresentanza del settore e che ha operato nell’interesse della categoria anche rimettendoci di tasca propria.
A me piace ricordarlo in questo modo.
ATTIVITA’ FEDERATIVE
Oltre alla riunione sul Sistri ed alcuni incontri con parlamentari sulle vicende sopra evidenziate (alcuni emendamenti che riguardano il mondo dell’autotrasporto sono stati presentati), martedì si è tenuto un incontro congiunto con le realtà interessate per trovare una comune posizione sulle decisioni che il comune di Torino, in particolare, sta per assumere sulla mobilità urbana e sulle cui evoluzioni forniremo maggiori dettagli a questione conclusa; la settimana ci ha visto impegnati nella Conferenza di sistema confederale che si è tenuta a Chia, in Sardegna.
Alla prossima.
Paolo Uggè