

In sintesi le attività della settimana.
Situazione generale
Particolarmente calda, in tutti i sensi, la settimana trascorsa che ci porta verso il periodo feriale. Andando per ordine gli argomenti più significativi sono indubbiamente la prosecuzione degli incontri presso il Ministero dei Trasporti per il confronto sulle questioni del settore (sicurezza, regole e legalità, risorse e bonus ecologico); trattative per il rinnovo Ccnl; contenuti decreto legge del fare.
Per quanto riguarda la questione dei costi della sicurezza la posizione che abbiamo espresso non è difforme rispetto a quella già resa nota nella scorsa settimana. Disponibilità, dunque, al dialogo ed al confronto sui temi della legalità, competitività, controllo per il rispetto delle regole, ma richiesta che il Governo faccia la propria parte, onde evitare di incorrere in errori che potrebbero portare acqua alle tesi di chi impropriamente parla di patti di cartello. In sostanza l’incontro di giovedì non ha portato a nulla di nuovo se non la presentazione da parte di Confcommercio delle proprie idee in merito, che pubblichiamo in parte riservata.
Nel corso della riunione da parte del presidente di Confetra sono stati forniti delle interpretazioni che a voler definire ricche di fantasia è limitativo. Secondo la sua personale interpretazione con la ordinanza del Tar, che ha rinviato in sede europea la definizione della compatibilità delle norme di cui all’articolo 83 bis e con il parere dell’Antitrust, le norme sarebbero state abrogate. Peccato che il Tar, che non ha potere di annullare leggi, ma prevalentemente atti amministrativi, (basta leggersi l’ordinanza) non abbia accettato la richiesta di sospensiva, sostenuta con forza dalla Committenza, né sospeso la validità delle delibere assunte sui costi minimi. Ora che il presidente confederale di una confederazione non sia a conoscenza che per modificare una legge sia necessario una decisione di pari livello ci pare impensabile, quindi non possiamo che interpretare quanto affermato come una ipotesi strumentale. Riteniamo infatti azzardato, anche se comprensibile, che il presidente Confetra provi ad ottenere dal Ministro quello che il Tar non gli ha concesso.
Se avesse ritenuto illegittime le norme lo avrebbe fatto. Invece no! Altrettanto forzata ci pare sia la favola che l’Antitrust avrebbe il potere di annullare le leggi approvate dal Parlamento, che riceve il potere dal Popolo.
Al di là delle personali interpretazioni o pareri, che ci permettiamo di non condividere ed in tal senso ci è di conforto il parere dell’ufficio legale della federazione, ribadiamo ancora una volta per chiarezza che i costi della sicurezza sono validi in quanto previste con disposizioni di legge.
Come preannunciato il Consiglio Nazionale della Federazione e il Comitato Esecutivo Conftrasporto hanno approvato all’unanimità la delibera che impegna la delegazione delle realtà associative anzidette a non effettuare trattative che abbiamo come oggetto la definizione di prezzi o tariffe con le controparti. Disponibilità massima ad affrontare temi della competitività della filiera, della legalità ,del rispetto delle regole o la sicurezza può essere invece oggetto di un auspicabile confronto.
Rinnovo Ccnl
Le trattative proseguite nelle giornate di martedì e mercoledì si sono interrotte nella notte per la scelta dei rappresentanti dei lavoratori di abbandonare il tavolo. Nessuna rottura delle trattative da parte del fronte imprenditoriale dell’autotrasporto che aveva avanzato proposte in linea con le tesi sostenute dall’inizio. La possibilità di una intesa sono strettamente collegate a precise risposte da parte dei sindacati dei lavoratori sulla flessibilità da introdurre nel contratto. Su questo argomento sembra che il sindacato abbia scelto di prevederlo solo per le imprese di spedizione e non per quelle di autotrasporto. E’ evidente che così non esistono spazi. Ricordiamo che avevamo anche proposto di effettuare un confronto con associazioni omogenee, su questi temi, ma non abbiamo ricevuto risposta alcuna.
Purtroppo a nulla sono valse le evidenziazioni su quanto, soprattutto per le imprese di autotrasporto, si sta sempre più verificando. E cioè il ricorso a forme di localizzazione o dell’utilizzo di personale in “affitto” dai costi significativamente più ridotti. Forse perché forti del fatto che da parte di alcune federazioni che rappresentano la spedizione avevano lasciato intuire la loro disponibilità al rinnovo del contratto, le rappresentanze dei lavoratori non hanno voluto individuare una via d’uscita. Da qui la rottura delle trattative. La prima conseguenza è stata la proclamazione di una giornata di sciopero programmata per il giorno 5 agosto. Ma la Commissione di vigilanza che fa? Quali conseguenze vi potranno essere nell’immediato e, visto che siamo ìn presenza del periodo feriale, non è dato sapere. Intanto per evitare di dover giustificare la circolazione dei mezzi pesanti sulle strade nel comunicato sindacale diffuso si afferma che lo sciopero non riguarda i padroncini.
Questo dovrebbe tranquillizzare chi pensasse che il trasporto delle merci resterà paralizzato in quel giorno. Qualche impresa certamente avrà problemi ma l’attività di trasporto si registrerà. Staremo a vedere.
Il Comitato Esecutivo di Conftrasporto ha dato intanto la sua approvazione alla relazione che è stata presentata dal Sig.Satini e Sig.Pompilio ed ha ribadito la propria volontà nel voler riprendere il confronto, purchè nel solco delle questioni già sollevate.
Bonus ecologico
Vengono smentite le illazioni sulla scarsa volontà delle federazioni nazionali ad affrontare il tema, che in particolar modo sta a cuore all’autotrasporto siciliano, della corresponsione anche per l’anno 2010 del bonus per le cosiddette autostrade del mare. La possibilità era legata, non solo alla volontà del governo nazionale di sostenere tale richiesta ma in modo determinante alla disponibilità delle Autorità comunitarie a concedere la deroga per il prolungamento dell’intervento. Come già noto le federazioni nella ripartizione dei fondi destinati all’autotrasporto, avevano richiesto, ed ottenuto, lo stanziamento di 60 mil. di euro da destinare a tale scopo. Mancava però l’assenso preventivo della Comunità, non facile da ottenersi. Occorre riconoscere al Governo e al Dipartimento Trasporti di aver sostenuto tale esigenza, che per ora prevede una deroga per un importo pari a 30 milioni di euro, che dovrebbe essere resa disponibile a settembre. Per la restante parte si sta operando a livello comunitario per ottenere lo sblocco anche degli ulteriori 30 milioni. Occorre evidenziare quanto la soluzione sia stata fortemente voluta dalle federazioni di categoria.
L’autorizzazione ottenuta, come illustrato dal Sottosegretario On. Rocco Girlanda nel corso della riunione di giovedì, consente di superare per l’anno in corso un problema rilevante.
Ci piace ricordare come i beneficiari dell’intervento siano le imprese che direttamente, o tramite i loro consorzi, effettuano il numero dei passaggi indicati nel provvedimento originale. Sostanzialmente sono i medesimi criteri utilizzati per le riduzioni compensate sui pedaggi. Questo aspetto, evidentemente, non è compreso da tutti. il principio di indurre le imprese a raggrupparsi è alla base delle decisioni delle Autorità comunitarie.
Il bonus ecologico è infatti legato ai viaggi percorsi che difficilmente un vettore raggiunge da solo e proprio per questo se vuole utilizzare lo sconto è “obbligato ad aderire a dei raggruppamenti”.
La Fai Sicilia era rappresentata dal presidente Agrillo. Era inoltre presente Giuseppe Richichi che ha evidenziato i gravi problemi del settore chiedendo rispetto e legalità. Richieste che trovano nella politica Fai pienamente riscontro. I rappresentanti del Governo hanno potuto ascoltare le criticità, rappresentate da Richichi, comuni a molte altre zone del Paese e raffrontarle con le affermazioni di chi, in rappresentanza della committenza, ha invece sostenuto tesi contrarie.
Il Sottosegretario si è comunque impegnato ad aprire un tavolo di confronto con il coinvolgimento della regione Sicilia, delle federazioni nazionali e delle loro articolazioni territoriali, per affrontare tali aspetti.
Il Governo ha sollecitato le parti a voler sospendere eventuali iniziative programmate, ricevendo la garanzia dei presenti in tal senso.
Decreto del fare
Come reso noto in settimana, con il decreto del Fare, in approvazione alle Camere (il Governo ha già ottenuto la fiducia alla Camera), è stata eliminata la discriminazione tra vettori esteri e nazionali relativamente alla cauzione prevista per delle violazioni al Cds, determinato da un errore commesso nel 2010. Da tempo, senza trovare accoglimento, sostenevamo la necessità dell modifica che, anche se in parzialmente, va incontro ai problemi di chi effettua viaggi più lunghi. Ciò che conta è che è stata eliminata una discriminazione che produceva una disparità di trattamento.
La modifica introdotta, è conseguente ad un emendamento presentato dal deputato On. Luca Squeri (Pdl) e fatto proprio dal presidente della Commissione on. Meta (Pd).
Invitiamo le nostre realtà, laddove interpellate da organi di stampa, a voler fornire la ricostruzione come abbiamo rappresentato. E’ facile la strumentalizzazione di chi volesse evidenziare un regalo all’autotrasporto a danno dei cittadini e della sicurezza. Anche una adeguata informativa ai nostri operatori deve essere fatta, anche per dare il segno che la Fai è sempre quella che fa!
Occorre anche evidenziare come nel decreto sia presente un ulteriore intervento per l’autotrasporto ed è relativo al fondo di garanzia. La garanzia dello Stato passa infatti dal 50% all’80% per tutte le operazioni per le quali il fondo è stato istituito.
Infine su il consigliere del Ministro Giachino ha dato notizia di aver ricevuto garanzia che appena registrato il decreto dalla Corte dei Conti, le risorse saranno immediatamente rese disponibili per poter procedere ai pagamenti delle risorse stanziate per il 2011.
Unitarietà e unanimismo
Due termini dalla radice comune ma diversi nel significato. L’Unanimismo contiene qualcosa di forzato e fasullo; l’Unità è frutto di un comune sforzo che metta a fattore comune anche le possibili divisioni.
Importante è che nel momento nel quale si assume una posizione vi sia il consenso degli organi di chi ha il potere di deliberare. Nel caso di differenziazioni, che sono ammesse, ciò che non può essere messo in dubbio è il valore dell’organismo unitario.
Ho voluto riproporre alcuni principi sui quali si costruì e si è ricostituita l’Unatras (ancora con la U maiuscola) in quanto mi è capitato di leggere una ricostruzione un po’ azzardata e poco precisa sulle vicende che coinvolgono le nostre federazioni in questi tempi non difficili.
Se gli errori avessero riguardato la mia persona o la realtà associative che rappresento non avrei in alcun modo preso posizione ma, coinvolgendo la struttura unitaria che ho l’onore di presiedere e per rispetto delle federazioni che la compongono, mi sento obbligato a fare alcune precisazioni.
E’ vero che in Unatras si discute, e ci mancherebbe pure non si facesse; ma le richieste che in ogni occasione sono state espresse sono sempre state unitarie. Anche sui costi della sicurezza. Se si avesse il tempo di andare a leggere il passaggio sui dei costi minimi, contenuto nel documento di Rete Imprese Italia si noterà come quanto appena affermato risponda a verità.
Certo che per un organo depotenziato essere ricevuti dal Sottosegretario delegato, a distanza di una settimana, e solo come Unatras, non è male.
Altrettanto evidenziare problematiche interne ad alcune federazioni che se rendono pubblico il loro dissenso sono un segnale di depotenziamento dell’Unatras; quando invece si attengono alle scelte fatte insieme sono il segno della “Camicia di forza” e della evidente perdita di voce ritengo sia una ricostruzione poco condivisibile.
Non è così. Queste valutazioni non rispondono alla realtà e talune sono anche fondate su riferimenti non in sintonia con quello che realmente è.
Per quanto riguarda la credibilità, qui parlo come presidente Fai, la nostra realtà, così come abbiamo potuto vedere a Montecatini, è coesa, viva e pronta a sostenere le battaglie che ci attendono sempre ricercando i confronti con tutti ma senza rinunciare all’autonomia. Non abbiamo certo la pretesa di avere la verità in tasca. Ci accontentiamo delle risposte che vengono dai nostri operatori, che non sono poi così pochi.
Accettiamo tutte le osservazioni tranne quelle che sembrano voler mirare a creare divisioni o forse a generare sconforto tra gli operatori. A queste azioni risponderemo sempre in quanto è proprio nei momenti difficili che esiste la necessità di stringersi intorno ad un valore. Per i nostri aderenti la Fai lo è. Questo piaccia o non piaccia. Poiché tra i nostri obiettivi vi è da sempre l’unità della categoria, per noi, questo valore si estende alla sigla Unatras, le cui scelte abbiamo sempre sostenuto, anche quando si esprimevano linee sulle quali avevamo dei dubbi. Ma non li abbiamo mai resi pubblici, a differenza di altri. Ma anche questa è parte della nostra storia.
Sabato a Cremona per la nuova associazione
Si terrà con una conferenza stampa alla mattina presso la Camera di Commercio e con l’assemblea al pomeriggio la presentazione alla categoria della nuova associazione nata dalla collaborazione tra alcuni imprenditori, guidati da Daniele Caffi, e l’Ascom di Cremona.
Una iniziativa importante che colma una piccola lacuna. La Fai era presente nella provincia, grazie alla generosità della Fai di Brescia che assicurava con una delegazione la presenza anche in quella provincia. Accogliamo questi imprenditori che hanno deciso di aprire un percorso con noi con un caloroso benvenuto. L’iniziativa di sabato vedrà presenti il segretario di Conftrasporto Pasquale Russo, il presidente del Consiglio nazionale e della Fai Regionale Antonio Petrogalli oltre a chi scrive.
Attività federazione
Martedì si sono avviati gli incontri per il rinnovo del Ccnl che si sono conclusi come sopraddetto; mercoledì presidenza confederale; giovedì incontro al Ministero dei Trasporti e contemporaneamente riunioni all’Albo per problemi legati ai trasporti internazionali e accesso alla professione. Venerdì riunione del Consiglio Nazionale Fai e Comitato Esecutivo Conftrasporto; sabato conferenza stampa e assemblea di presentazione della nuova associazione recentemente costituitasi a Cremona.
Alla prossima.
Paolo Uggè