La Settimana Sindacale Confederaledal 16 al 20 SETTEMBRE 2013

Traforo del Monte Bianco
20 Settembre 2013
FIS13271 – Risposte ai quesiti pervenuti in materia di studi di settore. Circolare dell’Agenzia delle Entrate n.30-E del 19 settembre 2013.
24 Settembre 2013

SITUAZIONE GENERALE

E’ trascorsa una settimana ma da parte del Ministero dei Trasporti ancora non abbiamo ricevuto dei segnali che lascino intendere la precisa volontà di voler affrontare le questioni del trasporto al fine di trovare soluzioni idonee e condivise.
Ci rendiamo conto che il mondo politico, lo dicevamo già la settimana scorsa, vive in fibrillazione per questioni sia di carattere politico (decadenza Berlusconi, congresso Pd) sia di natura economica che non accenna certo a migliorare. Nonostante gli annunci i dati dell’economia che il centro studi confederale ha presentato nei giorni scorsi evidenziano il permanere di un calo del Pil dell’1,7% e del 2,4% dei consumi. Ora in un Paese come il nostro il cui Pil è  per l’80% generato dai consumi, diventa difficile, alla luce dei dati suesposti, non essere preoccupati. Se i consumi non riprendono, la produzione non riparte e con essa i trasporti.
E’ pur vero che alcuni indicatori lasciano intravedere alcuni segnali di miglioramento ma basta un modesto intoppo per riportare il Paese nelle condizioni peggiori di prima.
Noi riteniamo che il Governo stia facendo poco di quello che sarebbe necessario. Per questo stiamo sollecitando la ripresa di un confronto in tempi rapidi.
Troppe sono le risposte che ancora non arrivano. Costi della sicurezza, Sistri, controlli nuove norme sull’Albo, entità dalle risorse e loro suddivisone. Tutti argomenti sui quali occorre sapere come ci si intende muovere. A questa si è aggiunta la vicenda Ilva che rischia di coinvolgere almeno duemila imprese del settore a noi aderenti.
Lo voglio dire con molta pacatezza ma anche con fermezza. Così rischiamo di entrare in un circolo pericoloso dal quale diventa difficile uscirne.
Nella prossima riunione della presidenza Unatras, convocata anche per esaminare le iniziative da assumere sulla vicenda Ilva compiremo anche una valutazione sugli aspetti generali che vorremo affrontare. Nei momenti di difficoltà si dovrebbe cercare di rafforzare i rapporti unitari anziché far crescere le divisioni.

QUESTIONE SISTRI

Continuiamo a ricevere richieste di interventi per la decisione, assunta dal Governo, di far ripartire il sistema Sistri dal primo Ottobre. Avevamo già commentato nella scorsa settimana l’inopportunità della decisione di inserire nel decreto legge una data che avrebbe comunque segnato l’entrata in vigore del sistema, anche a fronte di cambiamenti da parte del Parlamento. Una delle ipotesi sulle quali si sta lavorando è quella di avviare una fase sperimentale senza che la parte sanzionatoria entri in vigore. È certo una soluzione minimale rispetto ai problemi delle imprese ma comunque che va a limitare un aspetto. Il rischio infatti è che oltre ai danni si avrebbero anche le beffe.
Su un aspetto tuttavia non ci sentiamo di transigere e siamo soddisfatti che tale aspetto è divenuto patrimonio comune di Rete Imprese Italia. Parlo del coinvolgimento degli operatori esteri che ad oggi non sono tenuti ad applicare il sistema Sistri. Per noi questa è una pregiudiziale per avere il nostro assenso anche ad una fase di sperimentazione. Qui è necessario tuttavia che le imprese che sono coinvolte diventino parte attiva con le associazioni di riferimento al fine di fare le necessarie pressioni su una questione che non è secondaria. Se i vettori esteri di fatto sono esclusi sicuramente i traffici si indirizzeranno verso quelle imprese concorrenti o costringeranno le imprese nazionali ad aprire sedi all’estero. E’ anche questo che intendevo prima quando affermavo che il Governo stia facendo poco di utile.
In settimana nel corso di una audizione queste nostre posizioni sono state rappresentate al Senato alla Commissione Ambiente e un emendamento è stato presentato da Rete Imprese Italia che in modo esplicito contiene la norma sui vettori esteri. La questione è delicata e gli approfondimenti avvenuti nel corso dei lavori del Consiglio nazionale di oggi spero abbiano delineato quale sia la reale situazione.

CASO ERCOLANO

Non siamo abituati, e non lo abbiamo mai fatto quando se ne è verificata l’occasione, ad occuparci di questione attinenti alle attività delle imprese.
Chi intraprende può trovarsi coinvolto in situazioni spiacevoli che necessitano tempi per la loro soluzione. Per questi aspetti abbiamo un codice etico, quello di Confcommercio, che applichiamo in tutte le sue parti. Non solo ma abbiamo anche sottoscritto un protocollo di legalità con il Ministero dell’Interno per definire regole precise comportamentali dalle quali far discendere i comportamenti nostri e dei nostri associati. A questi ci atteniamo scrupolosamente e da questi non deflettiamo né siamo disposti a subire insinuazioni da chi tra l’altro la battaglia alla legalità la compie solo con gli  annunci.
Un soggetto indagato non può mai essere considerato colpevole ma soprattutto non può mai coinvolgere le realtà associative alle quali aderiscono le imprese stesse. Ed è perché per noi il  principio ha valore che nel passato abbiamo evitato di  speculare su soggetti/ dirigenti anche di associazioni, coinvolti in casi di evasione fiscale e contributiva. Per inciso chi insiste su una ipotetica, almeno per ora, teoria di vicinanza a realtà poco limpide dovrebbe leggersi quanto il procuratore Salvi ha dichiarato sulla vicenda.
Una federazione di categoria, dunque, non dovrebbe mai entrare nelle vicende che toccano l’attività delle imprese aderenti. Non lo deve fare nei confronti delle imprese associate figuriamoci in quelle cha fanno parte di altre realtà associative.
Siamo altresì convinti che non si debbano mai discriminare le persone né per sesso, nè per razza o tanto meno assumere misure preventive in base al nome. Ho già usato questo accostamento ma lo voglio ripetere: non basta chiamarsi Rivera per essere un campione di calcio.
Certamente occorre la massima attenzione e un sistema di regole che impediscano a soggetti che sono portatori di “interessi particolari” di insediarsi nei luoghi apicali dove le decisioni hanno delle ripercussioni sulla categoria. Per questo abbiamo sottoscritto un protocollo di legalità, che prevede l’immediata rimozione da qualsiasi carica e dal ruolo di associato, nel caso di pronunciamenti definitivi da parte delle Autorità competenti
Nel caso di specie non basta certo essere indagati per far scattare norme restrittive (questo caso mai appartiene alla sensibilità di ogni soggetto). A tale proposito potrei citare esempi eclatanti di rappresentanti di categoria che hanno patteggiato riconoscendo l’evasione fiscale; o  che hanno subito restrizioni per accuse di contrabbando di prodotti petroliferi o per evasione contributiva etc. ma potrei anche citare, perché esistono, dirigenti che hanno preferito rinunciare ai propri incarichi senza che fosse loro richiesto, trovandosi in situazioni di difficoltà.
Non voglio rinnovare inutili polemiche ma operatori con un nome “altrettanto“famoso” ricevevano contributi pubblici proprio da una realtà  consortile vicina a chi si erge a censore.
Si domandano azioni di prevenzione ma, come dicevo prima esistono federazioni nell’autotrasporto che hanno in perfetta solitudine realizzato e sottoscritto protocolli di legalità per impedire ma anche combattere, quando siano accertate, le forme di illegalità. Il protocollo è validato dal capo della Polizia di Stato e dal Ministro competente e, per certi aspetti che riguardano proprio il trasporto, è in modo inoppugnabile più severo di quelli che i professionisti della legalità hanno sottoscritto.
Non tutte hanno compiuto tale scelta. C’è chi preferisce crogiolarsi in ricostruzioni non aderenti alla realtà che potrebbero configurare un tentativo di coinvolgere  una intera federazione su un  episodio verificatosi in una provincia.
Continuare a sostenere che il signor Angelo Ercolano sia il presidente della Fai di Catania è una affermazione falsa che, se ripetuta, potrebbe anche portare a delle conseguenze. L’imprenditore in questione; mai “nominato” bensì eletto da una assemblea di soci, non è da diversi mesi il presidente della Fai di Catania. Nella Fai i presidenti non sono mai  nominati ma eletti in assemblee dagli operatori (forse l’abitudine della nomina appartiene a chi vive rapporti subordinati in una superiore confederazione).
Ciò detto, potrà piacere o meno, noi non condividiamo, né nessuno potrà convincerci, le esclusioni aprioristiche perché appartengono a culture, per noi, semplicemente aberranti e non rispettose della dignità dell’uomo.
Non siamo certo disattenti e nel rispetto delle nostre regole, attenendoci ai fatti, operiamo perché la legalità sia un fatto reale e non un semplice annuncio.
Con questo riteniamo di non dover più ritornare su questa vicenda.  

IL CONSIGLIO FAI RATIFICA LA SOTTOSCRIZIONE DEL CCNL

Si è tenuto presso la federazione a Milano il consiglio nazionale Fai che ha affrontato la questione del rinnovo del Ccnl. Dopo l’illustrazione dei contenuti dell’accordo e un approfondito dibattito, il consiglio ha deliberato di dare parere positivo al rinnovo, dando mandato ai propri  rappresentanti, presenti in Esecutivo Conftrasporto, di esprimersi in senso favorevole. E’ stato altresì deciso che il giorno 10 Ottobre si terrà una apposita riunione tecnica per approfondire gli eventuali aspetti dubbi che potrebbero insorgere tra le imprese associate. A tale proposito le realtà territoriali possono far pervenire quesiti scritti in tempo utile per fornire i richiesti chiarimenti nel corso della riunione del 10 ottobre.

RICOSTUZIONE CONSULTA NAZIONALE SICUREZZA STRADALE

Si è tenuta la riunione del Coordinamento della Consulta nazionale della Sicurezza stradale che ha definito il programma di attività. La Consulta, alla luce del rapporto instaurato con L’Albo tra i temi che affronterà vi saranno anche quelli dell’autotrasporto. Nel corso della riunione è stato deciso che, in concomitanza con le iniziative che si svolgeranno nell’ambito del Truck Emotion che si terrà a Monza presso l’autodromo nei giorni dall’11 al 13 ottobre, venga consegnato un riconoscimento a Ion Murice, il conducente che ha salvato con il proprio gesto di altruismo vite umane e del quale si è tanto parlato. La consegna avverrà il giorno 11 alla presenza del sottosegretario Rocco Girlanda.

ATTIVITA’ FEDERAZIONE

Si è tenuto l’incontro presso l’Albo delle associazioni per affrontare il tema della formazione alla luce delle decisioni della Corte dei Conti che ha avanzato alcuni rilievi sulle procedure adottate fino ad oggi e peraltro ritenute in linea con la normativa; mercoledì la giunta Confcommercio e, presso il Cnel la riunione del coordinamento della Consulta nazionale della Sicurezza stradale. Venerdì il consiglio della federazione.

Alla prossima.

Paolo Uggè