Anticipando le comunicazioni di ogni fine settimana mi accingo oggi a commentare, non senza soddisfazione, il raggiungimento di un risultato, frutto di un costante impegno che ha visto in prima linea le associazioni dell’Unatras, impegnate ad ottenere obbiettivi della sicurezza e delle regole.
Nessuno può dire che con il provvedimento votato dal Parlamento i gravosi problemi del trasporto si siano risolti. Si devono tuttavia riaffermare alcuni concetti.
Il primo: solo una persona poco obbiettiva può pensare che la battaglia, condotta da Confindustria per impedire la trasformazione in legge del decreto che contiene le norme della sicurezza, sia stata portata avanti per un provvedimento che non vale nulla. Questo dovrebbe indurre coloro che hanno assunto una posizione critica o, peggio ancora cercato di sfruttare amicizie presenti in Parlamento per ostacolare l’iter di approvazione, a riflettere.
Il secondo: dopo l’approvazione del codice della strada e delle norme sulla sicurezza le imprese del settore sono nelle condizioni di avere gli elementi di riferimento per poter pretendere di operare nel rispetto delle regole e di poter meglio far valere i propri diritti.
Nessuno pensi che tutti i committenti riconosceranno quanto dovuto se non viene richiesto. Nel passato, pur in presenza di un sistema di tariffe obbligatorie, gli operatori non riuscivano a farsi riconoscere quanto previsto pur se da norme di legge. Da qui la dimostrazione che senza un coinvolgimento personale ben difficilmente si possono ottenere i risultati prefissati. Oggi le nuove norme assegnano responsabilità a tutti i soggetti che partecipano ad una operazione di trasporto e, nei loro confronti, chiunque: terzi coinvolti, assicurazioni ed ogni altra realtà interessata, potrà mettere in atto azioni di rivalsa per chiedere il risarcimento degli eventuali danni subiti.
Il terzo: per la prima volta, portando finalmente a compimento quanto già delineato con legge n.32 del 2005, viene definita la responsabilità condivisa e le regole per la sua applicazione. Riprende il percorso avviato anni fa ma, ancora una volta, dovremo essere capaci di cogliere le opportunità che siamo riusciti a ricreare. Le norme devono essere fatte valere come ogni imprenditore dovrebbe saper fare.
Voglio ritornare, evidenziandone tutta l’importanza, sul collegamento di alcune norme inserite nel nuovo codice della strada, che sono strettamente collegate con quanto oggi approvato. Riguarda la disposizione che prevede l’effettuazione dei controlli su tutti i componenti della filiera, laddove si verifichino incidenti con feriti gravi e decessi. E’ pur sempre possibile che vi siano committenti che, lo dicevo prima, pensino di poter proseguire infischiandosene delle norme ma non avendo potere alcuno sui terzi che potrebbero essere coinvolti dalle conseguenze di possibili incidenti, dovranno sapere che i rischi a cui vanno incontro sono reali e non scaricabili sul trasportatore.
Il dibattito in Parlamento che aveva fatto registrare la presentazione di oltre 140 emendamenti, si è, grazie all’intenso lavoro di sensibilizzazione, evoluto positivamente. I gruppi del Pd, dell’Udc che avevano presentato pregiudiziali, respinte dall’Aula, hanno ritirato o non presentato emendamenti sull’autotrasporto e si sono astenuti nelle votazioni, invece richieste dal gruppo dell’Italia dei Valori che, oltre ad aver presentato la pregiudiziale, ha mantenuto gli emendamenti che, se approvati, di fatto avrebbero portato alla bocciatura del provvedimento.
Il comportamento del gruppo che fa capo all’onorevole Di Pietro è certamente stato coerente con le dichiarazioni contrarie rilasciate. Noi ricordiamo bene quando lo stesso leader dell’Italia dei Valori parlando a quanti di noi erano convenuti davanti a Montecitorio per sensibilizzare il Parlamento sulle questioni dell’autotrasporto, assicurò condivisione e appoggio, arrivando ad invitare a forme di protesta. Nessuno vuole mettere in dubbio il diritto di un partito a sostenere posizioni diverse. Non possiamo non constatare tuttavia che le argomentazioni sostenute nel dibattito in Aula, per illustrare le loro contrarietà sono state identiche a quelle di Confindustria. Non solo ma nessun parlamentare di quel gruppo, e Conftrasporto aveva scritto a tutti i partiti, ha ritenuto di sentire anche le nostre motivazioni.
Il decreto infine è stato approvato con i voti della sola maggioranza, anche se bisogna ricordare che le nostre normative erano inserite con altre riguardante il trasporto marittimo.
Credo di dover rivolgere un sentito ringraziamento al lavoro svolto dal sottosegretario Giachino che si è dedicato a portare avanti i provvedimenti concordati, nonostante le pressioni che, immaginiamo, avrà subito affinchè rinunciasse alla Sua azione di sensibilizzazione. Il ringraziamento si estende ovviamente in primis al Ministro Matteoli e a quanti hanno operato per dimostrare che gli impegni assunti con la categoria si sono voluti mantenere.
Con la ripresa dopo la pausa, per inciso informo che già nella giornata odierna il Sottosegretario ha voluto organizzare un incontro con le forze dell’ordine per sensibilizzare sull’importanza del tema dei controlli, riprenderà il lavoro che dovrà portare alla concreta applicazione delle nuove regole.
Oltre agli impegni a livello nazionale si rende necessario che sul territorio si apra una fase di forte comunicazione, nei confronti degli operatori, sui risultati conseguiti, non ultimo le modifiche alle norme sui tempi di guida e di riposo, e sulla loro applicazione.
Un aspetto in chiusura voglio mettere a tutti in evidenza ed è quanto sia stato importante, per dare una svolta alle questioni che toccano il settore, la ritrovata forte unità di intenti attraverso l’Unatras.
Non v’è dubbio che in tutti questi mesi di trattative ed incontri l’elemento determinante per tutti fossero le valutazioni del presidente Coppelli e del segretario di Unatras. Questo sta a significare che, pur nelle legittime diversità di posizioni su taluni problemi, l’aver saputo ritrovare il comune denominatore sui temi della categoria è stata la condizione per l’ottenimento dei risultati.
A questo punto vi saluto e vi auguro nuovamente buone vacanze a voi e alle vostre famiglie.
Paolo Uggè