La settimana sindacale confederale dal 26 al 30 marzo 2012

CIR12098 – Codice della strada. Importo della cauzione per gli autisti italiani, per le violazioni del c.d.s di cui all’art. 202, comma 2 bis.
30 Marzo 2012
FIS12099 – Unificazione dell’aliquota di tassazione dei redditi di natura finanziaria. Circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 11/E del 28 marzo 2012.
2 Aprile 2012

Settimana molto intensa per la federazione, che ha concentrato la propria attività e attenzione sulla difesa del sistema di sicurezza. Nel dettaglio.

Governo e categoria

Si è avviata la settimana di sensibilizzazione nei confronti della pubblica opinione sul tema della sicurezza. Lo avevamo annunciato ed era necessaria dopo la presa di posizione impropria, (forse meglio definirla entrata a gamba tesa), da parte dell’Antitrust sulla vicenda dei costi incomprimibili della sicurezza.
Il Ministero competente ha espresso con chiarezza il proprio pensiero sia nei contenuti del parere espresso che sulle competenze dell’Autorità stessa. (Il testo viene riportato nella parte riservata nel sito e risponde ai tentativi di chi prova ad attribuire ai pareri dell’Autorità una valenza oltre la legge. E’ il Parlamento che approva le leggi e non l’Antitrust. Nel caso di specie poi si è provato anche ad attribuire al provvedimento in questione un significato non riconducibile al senso delle norme che, riprendo solo una delle osservazioni formulate,non parlano mai di “prezzi” ma di costi).
La nostra campagna è iniziata con alcune pagine sul giornale Libero, i cui contenuti sono stati condivisi anche dalla Fondazione Guccione, l’associazione che tutela i familiari delle vittime della strada e la sicurezza stradale.
La difesa dei sistema di sicurezza, come abbiamo già reso noto, è condiviso e difeso anche dalle associazioni dell’Unatras, dimostrando così quanto fossero del tutto inesistenti le divisioni che secondo alcuni interessati sarebbero state presenti nell’organismo unitario.
Nessuna diversificazione ma una forte volontà comune a difesa della sicurezza. Una riprova viene dalla decisione emersa dalla riunione dell’Unatras di riprendere le iniziative di sensibilizzazione per rilanciare le questioni ancora aperte.
Le valutazioni del comitato Esecutivo si sono sviluppate sui risultati ottenuti fino ad oggi che, alla luce delle difficoltà economiche in atto, non sono certo da sottovalutare. E’ vero che sono irrisolti ancora alcuni aspetti di particolare importanza, collegati proprio al tema delle regole e della sicurezza; ma su di esse l’Unatras non intende fare passi indietro.
Per queste ragioni si aprirà una fase vertenziale che culminerà con delle manifestazioni previste per il 28 aprile che si terranno in almeno dieci città.
E’ chiaro che nessuno intende rilanciare temi nuovi ma avere le soluzioni su quelli che erano stati affrontati nel corso dei vari incontri avuti con i rappresentanti del ministero. L’Unatras non vuole certo contribuire ad aggravare le tensioni che sono presenti nel Paese ma non può accettare che per controfirmare un decreto (quello sulle sanzioni sul quale il Ministro aveva annunciato l’accordo degli altri dicasteri) si debbano attendere mesi. Cito ovviamente quello che attesta in modo più evidente le mancanze del Governo.

Il gioco delle parti?

Dalle mie parti si sostiene che “a pensar male si fa peccato ma si indovina”. Ora  nei rapporti con il Dicastero dei trasporti qualcosa ci lascia intuire che forse ci sia del vero.
Innanzitutto, come già detto, vediamo che il decreto delle sanzioni ritarda e non è ancora stato emanato. A questo si aggiunge la mancata soluzione della cancellazione dall’Albo delle imprese senza automezzi; la mancata modifica, così come richiesto, delle norme di accesso alla professione; l’opposizione a che l’Osservatorio adempia ai compiti attribuiti; la contestazione dell’autonomia della Consulta del trasporto e della logistica, il mancato riesame dei divieti di circolazione, nonostante siano state modificate le norme di legge.

A chi pensa di fare il furbo ricordiamo che i nodi prima o poi arrivano al pettine.

Se nel Governo o al ministero dei trasporti esiste qualcuno che pensa di “tirare in lungo” per poi nascondersi dietro pronunciamenti del Tar (che ricordiamolo ancora una volta deciderà solo su atti amministrativi e non sulla validità della legge)o dell’ Antitrust che facendo torto alla propria competenza attribuisce al sostantivo costi il medesimo significato del termine “prezzi”, in linea proprio con quanto da tempo sostiene Confindustria,sappia che la reazione della categoria sarà durissima. Esiste, e l’abbiamo dimostrato più volte un forte senso di responsabilità nella classe dirigente dell’Unatras, ma in un momento di difficoltà (le bisarche non hanno insegnato nulla?) operare per far saltare una norma a favore dei cittadini e della loro sicurezza è improponibile.
L’altro elemento che induce a pensare sono i tentativi perpetrati nei confronti della Consulta. Per noi è un organismo che deve funzionare, deve conservare la propria autonomia e non deve quindi essere sciolta.
Su questa posizione si riconosce anche la Confcommercio Imprese per l’Italia che ha assunto una linea molto chiara a riguardo, invitando la Commissione trasporti della Camera a rivedere ed a rispettare il Piano della Logistica ed il ruolo propositivo della Consulta nel momento in cui affronta il piano dell’intermodalità.
In questo sistema confuso noi non ci vogliamo far coinvolgere e denunceremo tutti i tentativi di ostacolare un processo che non è contro la liberalizzazione ma punta a garantire una maggior sicurezza per tutti. Un autotrasporto dove la legalità ed il rispetto delle regole sia assicurato può solo far comodo a chi vuole fare i propri comodi e non rispettare le leggi.

La vertenza “bisarche”

Ancora una volta siamo stati facili profeti. Operatori in difficoltà sono stati coinvolti in una azione devastante, per loro stessi innanzitutto e per il settore per il quale operano. Chi li ha trascinati ancora una volta in una avventura senza via d’uscita è una associazione che cerca ogni occasione per trovare spazi, senza per nulla preoccuparsi delle conseguenze nelle quali getta degli operatori.
Concludere una vertenza dopo sei settimane con una promessa di prestito, speriamo almeno senza interessi, e un aumento tariffario su contratti inesistenti, ci sembra davvero irrisorio. Le ragioni gli operatori sono reali ed evidenti; ma prima di dar corso ad una iniziativa così dirompente in un comparto che sta subendo una forte contrazione nelle vendite (circa il 30%) è irrazionale. Ancora una volta nel settore bisarche ma non possiamo dimenticare il fermo di tre giorni effettuato alcuni mesi fa, si è voluto impegnare operatori in difficoltà senza ottenere niente di quanto ipotizzato da dirigenti disperati che forse dovrebbero riflettere sui risultati ottenuti e ripensare il loro modo di agire.
Oggi il settore ha bisogno di compattezza e capacità di comprendere i fenomeni. Le iniziative della Committenza nei confronti dei costi della sicurezza ed i chiari pronunciamenti della magistratura stanno confermando come il sistema ottenuto debba essere difeso. Non indeboliamo la categoria con inutili fantasie irrealizzabili. Noi siamo aperti al dialogo con coloro che vogliono ragionare per costruire insieme condizioni che, in una situazione difficile, consentano agli operatori che vogliono continuare ad intraprendere di poterlo fare. Ma, come ama dire un leader politico, “l’acqua va in basso non verso l’alto”.

Esecutivo Unatras

Si è svolta, come da programma, la riunione dell’Esecutivo che ha assunto decisioni forti e responsabili in un momento di grande difficoltà dell’economia e del nostro settore. Le ragioni sono quelle sviluppate sopra e contenute nel comunicato diffuso al termine della riunione. Stringiamoci intorno ad una rappresentanza che tenta di dare risposte possibili in un momento straordinariamente complesso. Le associazioni si organizzino e predispongano quanto necessario per realizzare quelle iniziative decise. Non servono fughe in avanti ma solo dimostrazione di compattezza. Solo così potremo portare alla categoria dei risultati.

Attività federative

Si è tenuto il forum organizzato dalla Confederazione a Cernobbio. Presenti il vice presidente Fraconti ed il consigliere Sirtori. E’ stata una occasione importante che ha fornito il quadro di quanto potrà avvenire nei mesi e negli anni futuri. Per la prima volta anche il tema delle infrastrutture è stato oggetto di dibattito e ne è stata riconosciuta l’importanza determinante per generare occasioni di sviluppo.
In settimana sono stati definiti anche i dettagli dell’organizzazione del convegno che la confederazione terrà a Roma nel giorno 16 maggio nel corso del quale verrà per la prima volta presentato il “manifesto confederale” sui trasporti ed il libro bianco che la Commissione confederale ha elaborato. Ovviamente mi attendo che la presenza della nostra dirigenza sia significativa.

Alla prossima.

Paolo Uggè