La settimana trascorsa si è svolta secondo il programma annunciato.
Presidenza Unatras
Come da programma si è tenuta la riunione della presidenza Unatras per definire una linea comune da tenere, secondo le intese di massima già convenute, nelle riunioni programmate per la settimana.
Le intese raggiunte prevedono di evidenziare nell’incontro del tavolo tecnico, fissato per mercoledì, come, pur riconfermando la condivisione della necessità di richiedere controlli nei confronti di tutti i componenti della filiera, si debbano affrontare le modifiche alle regole sui punti connessi all’art.83 bis, con particolare riferimento alla definizione dei tempi di carico e scarico, dell’accorciamento della filiera, dei tempi di pagamento, della responsabilità condivisa, degli accordi volontari e sulla applicabilità dei parametri di sicurezza.
Raggiunta l’intesa sui punti si dovranno individuare a livello politico le modalità dei controlli e le sanzioni da applicarsi.
Incontro presso l’Abi
Abbiamo già fornito dettagliate notizie in merito a quanto emerso nel corso dell’incontro tenutosi presso l’Abi e organizzato dal sottosegretario Giachino.
Una numerosa partecipazione di interessati ha consentito, da un lato, di dimostrare quanto elevata sia l’aspettativa della categoria ma dall’altro come ancora vi siano difficoltà evidenti da parte di alcuni istituti di credito nell’applicazione delle norme che generano il credito alle imprese.
In un prossimo incontro, che forse sarebbe più funzionale se fosse limitato alle federazioni di categoria, si potranno presentare in modo più dettagliato, ma per questo si rende necessaria la collaborazione delle realtà periferiche e delle stesse imprese, casi più specifici e documentati.
Incontro sulla mobilità nei centri urbani
Da tempo, e passatemi la sottolineatura, Conftrasporto ha evidenziato come il tema della mobilità nei centri urbani sarebbe divenuto uno dei temi sui quali il settore si sarebbe dovuto, con il tempo, confrontare.
L’Unione Europea ha inserito tale argomento tra quelli da affrontare.
Conftrasporto ha lanciato l’idea di redigere, unitamente alla Confcommercio un Patto da presentare al Governo, anche per evitare di essere costretta a subire l’iniziativa che altri sicuramente andranno ad assumere. Punto di partenza il Patto della logistica sottoscritto dalla maggiori rappresentanze dei settori economici, delle infrastrutture e del trasporto.
Abbiamo anche sottolineato come questa potrebbe essere una nuova opportunità che si presenta alle imprese di trasporto che possono divenire gli operatori protagonisti, se vogliono evitare che siano altri soggetti ad essere i gestori dell’ultimo miglio.
L’iniziativa positiva assunta dal sottosegretario Giachino ha di fatto reso esplicito quanto in modo ancora scoordinato le singole amministrazioni locali stanno adottando.
Il tema dell’accesso ai centri urbani è anche un argomento strumentale usato da chi non è in grado di predisporre un piano organico e funzionale e, sia per evitare azioni penali che per dimostrare ai propri amministrati di interessarsi al problema, sceglie la strada dei divieti che certo non risolvono alla radice la questione dell’inquinamento né quella della mobilità cittadina della quale la consegna e raccolta delle merci è parte essenziale.
Da alcuni interventi di rappresentanti di città importanti, Milano ne è un esempio, c’è di che essere preoccupati. Da qui la conferma di portare avanti ancor con maggior decisione insieme alla nostra confederazione la proposta di un patto per la mobilità nelle città.
Incontro sui controlli
Sempre su iniziativa del Sottosegretario si è tenuto l’incontro con i rappresentanti delle dogane, del ministero del lavoro e delle forze dell’ordine per una verifica della situazione relativa ai controlli.
Dagli interventi sono emerse molto chiaramente tutte le lacune che di fatto impediscono una azione di controllo adeguata e di qualità.
Più volte abbiamo avuto modo di segnalare come i controlli si limitino il più delle volte a verifiche formali, prevalentemente nei confronti dei vettori nazionali e quasi sempre senza il coinvolgimento degli altri soggetti della filiera.
L’incontro ha fatto emergere in modo evidente queste lacune ed ha anche mostrato come sia assente il benchè minimo coordinamento tra i ministeri. I rappresentanti presenti hanno altresì rimarcato le complessità esistenti nella attività di trasporto e come sia necessaria anche l’azione di formazione per il personale addetto ai controlli.
Si ricorda come l’Albo stesso abbia ipotizzato l’opportunità di un proprio coinvolgimento come elemento in grado di agire come supporto per coordinare l’operatività dei funzionari che potrebbero affiancarsi alle forze preposte istituzionalmente ad effettuare i controlli.
Questo tema sarà sicuramente ripreso in quanto chiave di tutta riforma basata sul rispetto delle regole.
Una nota preoccupante è emersa dall’intervento del rappresentante del ministero dell’Interno che ha sostenuto la necessità di modificare alcune norme del Dlgs n.286 per poter rendere applicabile il principio della responsabilità condivisa. Che una simile affermazione venga formulata a distanza di alcuni anni e dopo che si sono lasciati scadere i termini della delega è per lo meno singolare.
Una prima riunione di verifica è già stata comunque programmata per martedì prossimo al fine di mettere a punto una nuova disposizione che tolga qualsiasi alibi a chi è adibito ai controlli.
Occorre ricordare come la stesura delle norme, definiti gli obiettivi, si realizzò con la presenza di tutti i soggetti interessati alle stesse.
Sistema Sistri
L’incontro tenutosi nella giornata di giovedì ha consentito alle associazioni di rappresentare la loro preoccupazione per l’entrata in vigore del nuovo sistema, del quale condividono il principio, ma che necessita prima della sua entrata in vigore di diverse modifiche che consentano di evitare alle imprese penalizzazioni e maggiori costi. Le proposte avanzate da Conftrasporto con un articolato documento sono pubblicate sul nostro sito.(*)
Pur se non ancora definita in tutte le sue parti, le richieste avanzate dalle associazioni sembrano trovare condivisione dai rappresentanti del dicastero interessato. La nota predisposta e riportata nel sito fornisce nel dettaglio quanto di positivo è emerso dalla riunione.(*)
Nel corso della riunione il rappresentante di Conftrasporto ha anche sottolineato al Sottosegretario, unitamente al riconoscimento positivo per l’interessamento dallo Stesso dimostrato, la necessità che si trovi una soluzione che eviti di costringere le imprese a dover installare più sistemi di rilevamento a bordo degli automezzi.
Se per ragioni di sicurezza la black box, necessaria per assicurare la tracciabilità del trasporto dei rifiuti diverrà di fatto obbligatoria per tutti, perché non trovare il mezzo per poterla utilizzare anche per altre funzioni utili all’attività delle imprese. Vedremo il proseguio.
Trasporto NCC e Taxi
E’ stato sottoscritto nella serata di mercoledì il protocollo di intesa con le associazione che tutelano tali imprese. Mancano all’appello alcune federazioni tra le quali la Fai/bus.
Il comitato esecutivo è stato convocato per mercoledì prossimo e dopo aver esaminato i contenuti del protocollo renderà nota la propria decisione.
Da una prima lettura del testo sottoscritto si può affermare come un effetto positivo sia presente. Si impedisce cioè che una norma devastante per le imprese di noleggio abbia ad entrare in vigore.
L’intesa poi definisce alcuni principi che dovranno essere conseguiti in due fasi. Una entro il 31 marzo e l’altra entro il 31 dicembre.
Sembra evidente che l’accordo che interviene sulle normative in atto sia per i noleggiatori che per i taxi lasci spazi da definirsi nel corso delle trattative e soprattutto consenta, qualora non vengano trovate soluzioni accettabili, ogni forma di contestazione.
Una certezza inoltre appare chiara e riguarda le federazioni che non sottoscriveranno il protocollo: l’esclusione dal tavolo di trattativa che si avvierà nelle prossime settimane.
La prossima settimana
Oltre ai confronti necessari a proseguire gli approfondimenti sulle questioni già aperte e “nuove”, in programma, alla riunione tecnica per verificare le eventuali modifiche per rendere meglio applicabile la norma della corresponsabilità, al comitato del Fai bus si effettuerà l’incontro tra le associazioni datoriali per un primo scambio di idee sul rinnovo del contratto di lavoro.
Alla prossima settimana
Paolo Uggè
(*) I documenti sono a disposizione presso le associazioni territoriali di appartenenza.