

Al termine di una serrata trattativa le rappresentanze dell’autotrasporto e il Governo si sono lasciate con un nulla di fatto e con molta insoddisfazione da parte delle associazioni degli autotrasportatori che hanno annunciato l’inizio di una vasta azione di informazione e confronto con la categoria al fine di assumere ogni decisione, ritenuta idonea, per tutelarsi al meglio, rispetto alle decisioni che il Governo assumerà, già dal prossimo lunedì. Il Governo ha fornito delle risposte vaghe ed ha assunto, nuovamente, impegni a ricercare la soluzione a problemi che dovevano già essere affrontati e risolti, ma senza che alcun provvedimento significativo, rispetto a quelli già emanati, sia stato presentato. L’unico risultato ottenuto di una certa importanza è stato quello di impedire l’emanazione delle cartelle esattoriali, così come era stato assicurato alla commissione europea e che aveva determinato la dichiarazione di fermo dei servizi di autotrasporto, da parte del Cuna che viene sospeso in attesa di conoscere i contenuti del decreto legge che il Governo ha annunciato di voler emanare ma che innesca, in modo irreversibile, l’avvio della fase di recupero del bonus fiscale. Già nelle prossime giornate le associazioni riuniranno i propri organismi per stabilire il calendario degli incontri con la categoria e per assumere, unitamente agli operatori del settore, le decisioni sulle iniziative da assumere, senza escludere il ricorso ad azioni di mobilitazione dura. La decisione annunciata dal Governo che, anche se non avvia la fase di recupero del bonus in modo immediato ne dispone comunque la realizzazione, rischia di essere respinta dagli autotrasportatori, inducendoli ad iniziative di dura contestazione, anche perché nessuna misura a parziale copertura del costo che ricadrà sugli stessi è stata ipotizzata dall’esecutivo. Roma, 14 marzo 2002 Il Segretario Nazionale Paolo Uggè