Il Friuli Venezia Giulia chiede al Governo di sollecitare, in ambito U.E, l’applicazione della clausola di salvaguardia prevista anche dal nuovo Regolamento Europeo sui trasporti internazionali e di cabotaggio (art. 10 del Reg. 1072/2009), per arginare la presenza dei vettori dell’Est Europa in quest’area del Paese. E’ questa la principale istanza emersa nella due giorni di incontri sui problemi dell’autotrasporto locale, tenutisi il 18 ed il 19 Gennaio scorsi. Il primo si è svolto presso la sede dell’API Udine, ed ha visto la partecipazione delle associazioni locali dell’autotrasporto (FAI/Conftrasporto, Unitai/Conftrasporto, Anita, Confartigianato Trasporti, Fita CNA), unitamente ad autorevoli esponenti della Politica nazionale, come gli On.li Strizzolo (PD) e Compagnon (UDC), i Senatori Pertoldi (PD) e Pittoni (Lega) e l’eurodeputato Debora Serracchiani, la quale, a termine della riunione, ha pubblicato sul proprio sito internet il seguente resoconto:
“Si è tenuto un incontro ad Udine promosso dall’Associazione piccole e medie imprese dedicato alla situazione di crisi in cui versano le imprese regionali di autotrasporto in conto terzi a causa della concorrenza dei vettori dell’est Europa. Mi sono convinta che la situazione dell’autotrasporto in Friuli Venezia Giulia sia più grave di quanto non appaia a Roma, e che sia indispensabile un’azione coordinata e continuata a livello nazionale e comunitario. Occorre una forte iniziativa del Governo, che deve intervenire sia a livello normativo, dando impulso all’approvazione del pacchetto di emendamenti sulla sicurezza stradale approvato in Commissione alla Camera ma fermo in Senato, sia a livello politico ricorrendo in sede comunitaria alla cosiddetta clausola di salvaguardia prevista dall’art. 7 del Reg. CEE 3118/93. La clausola escluderebbe il territorio regionale dalla pratica del cabotaggio per un periodo complessivo di 12 mesi, così da introdurre in questo lasso di tempo almeno alcune norme di avvicinamento dei costi in ambito comunitario. Nel corso dell’incontro, mi sono impegnata a coinvolgere i colleghi austriaci in un’interrogazione sul cabotaggio da presentare alla Commissione, anche alla luce del documento comune sottoscritto in proposito dalla Camera di Commercio di Udine e da quella della Carinzia”
Le linee di intervento concordate dalle associazioni presenti, sono state le seguenti:
1. applicazione della clausola di salvaguardia di cui all’art. 7 del Reg. CEE 3118/93 (ora art. 10 del Reg. 1072/2009);
2. approvazione in Senato delle nuove norme del c.d.s, già deliberate in Commissione Trasporti della Camera dei Deputati;
3. ripristino dei controlli con i C.M.R fermi, attualmente, a Marghera per motivi burocratici;
4. maggiori controlli sui vettori stranieri da parte delle forze di polizia e delle dogane di confine.
Ai parlamentari intervenuti è stato consegnato un documento comune (a cura delle associazioni di categoria, della Camera di Commercio di Udine e della Camera di Commercio della Carinzia), che evidenzia gli effetti negativi sulle imprese del territorio provocati dall’allargamento della U.E e dal cabotaggio delle imprese slovene (sotto forma di chiusure di imprese, riduzione dell’occupazione del settore, ecc..); gli stessi parlamentari si sono impegnati a sostenere in Senato l’approvazione delle modifiche del c.d.s, ed a sollecitare il Governo affinché applichi la clausola di salvaguardia.
Nella giornata del 19 Gennaio si è invece svolto l’incontro presso la Prefettura di Trieste con il Sottosegretario ai Trasporti Bartolomeo Giachino, che ha visto la partecipazione di una platea numerosa e qualificata (tra i quali i prefetti ed i questori delle quattro province, i comandi di Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Autorità portuali ed Agenzia delle Dogane, oltre alle associazioni regionali di categoria e le rappresentanze sindacali dei lavoratori). Il Sottosegretario Giachino, dopo aver introdotto i lavori ricordando i risultati dell’azione di Governo a sostegno della categoria, ha:
– Invitato le associazioni locali a sostenere con forza le modifiche al codice della strada, sollecitando al riguardo i parlamentari locali. A questo proposito, le associazioni intervenute hanno consegnato al Sottosegretario il documento già recapitato ai politici locali nella riunione del 18 Gennaio.
– Affermato che, ad oggi, esistono tutte le condizioni affinché il Governo solleciti l’applicazione della clausola di salvaguardia in ambito comunitario e che, pertanto, si farà portatore di questa richiesta nei confronti del Ministro dei Trasporti Sen. Matteoli.
– Riepilogato le questioni che saranno al centro della sua agenda politica dei prossimi mesi, e precisamente:
1. la defiscalizzazione dei veicoli pesanti attraverso l’estensione del meccanismo della Tremonti ter, da attuare con il decreto sugli incentivi per l’auto;
2. gli aiuti all’aggregazione che facilitino la crescita dimensionale delle imprese;
3. il consolidamento del dialogo con le associazioni dei committenti e dei trasportatori, con l’obiettivo di modernizzare il sistema trasportistico in Italia anche per competere con la concorrenza europea.
Nel corso della riunione sono state toccate anche alcune problematiche che interessano le operazioni doganali nel Porto di Trieste, all’interporto di Fernetti ed a quello di Gorizia. Al riguardo il Sottosegretario ha sottolineato l’esigenza di un maggior coordinamento tra le forze doganali, mentre il rappresentante delle dogane intervenuto (Dott. Pantaleone) ha suggerito una serie di iniziative per migliorare l’efficacia dei controlli:
a) la formazione degli agenti di polizia stradale su tematiche doganali (verifica documenti, ecc..);
b) nelle verifiche su strada che portino ad accertare violazioni quali il trasporto abusivo, il falso cabotaggio o la falsità delle autorizzazioni al trasporto, la richiesta di intervento immediato di un operatore doganale per applicare le sanzioni legate alle violazioni di sua competenza, ed i dazi da pagare;
c) coordinare il progetto Trovatore elaborato dall’Agenzia delle Dogane (si tratta della tracciabilità delle merci mediante la lettura delle targhe dei veicoli, per risalire alle autorizzazioni internazionali in capo all’impresa), con gli altri sistemi di controllo in uso alle forze di polizia.
Nel chiudere l’incontro, il Sottosegretario Giachino ha confermato l’interessamento a risolvere le problematiche emerse.