

Quando ho appreso questa mattina la notizia della scomparsa di Armando ho riflettuto se la cosa giusta da fare fosse recitare una preghiera o ricordarlo per quell’amico dirigente della nostra Fai che per tanti anni ha vissuto la nostra storia sindacale.
Ho optato per entrambe le cose.
Di Armando ho tanti ricordi. Dalla Sua passione con la quale ha gestito la sezione internazionali della quale è stato presidente, alle battaglie con l’Austria per gli eco punti, alle riunioni che lo aveva visto insieme al presidente Palenzona, allora direttore dell’Unitra, impegnato al ministero per l’accordo per i permessi con la delegazione URSS.
Ricordo che, ridendo alle loro definizioni, Lui intercalava, ridendo in dialetto Veneto, “vaca to mare”. È stato un grande imprenditore che ha amato la Fai e l’attività sindacale. Ogni tanto, dopo che aveva rinunciato alle cariche nella federazione nazionale, mi chiamava per darmi il segno concreto della Sua condivisione.
Ora non è più con noi fisicamente ma lo resterà nei cuori di quelli che lo hanno saputo conoscere. Alla famiglia il mio pensiero di cordoglio e ad Armando una richiesta: dal cielo, dove sei ora, non smettere di aiutarci.
Ciao amico.
Paolo Uggè
04 dicembre 2021