L’Associazione Nazionale Bus Turistici Italiani (ANBTI) sostiene la diffida fatta pervenire al Sindaco di Milano ed alla sua Giunta dalla FAI – Federazione Autotrasportatori Italiani Conftrasporto. Nella diffida si esorta a sospendere quanto prima la delibera che, a partire dallo scorso 2 ottobre, per poter continuare a circolare all’interno dell’Area B di Milano ha imposto ai mezzi pesanti l’obbligo dei sensori per il cosiddetto ‘angolo cieco’.
Il Presidente dell’Associazione ANBTI, Riccardo Verona, sostiene che “La sicurezza, la legalità e l’incolumità di cittadini e addetti ai lavori sono in cima agli obbiettivi e all’operato della nostra Associazione ma vanno garantite, a nostro avviso, con azioni condivise e realmente efficaci. Oggettivamente non ravvisiamo tali caratteristiche alla base della delibera della Giunta di Milano . Tale provvedimento, se nelle intenzioni vuole essere un incentivo alla sicurezza stradale, nella pratica lascia più di un dubbio sia per la sua reale efficacia sia per alcuni profili di possibile illegittimità giuridica. Nel caso delle aziende di bus turistici e del settore dell’autotrasporto con mezzi pensati in generale, questa norma è oltremodo penalizzante. Il Comune di Milano obbliga infatti a installare un dispositivo (a costi considerevoli) che l’UE renderà obbligatorio a luglio 2024 solo per i veicoli nuovi e per di più a quanto sembra non omologabile dalla motorizzazione. A nulla serve l’imposizione di tali dispositivi senza un ragionamento a 360° sulla mobilità di Milano e di tutti i comuni nazionali ed europei, ed ancor meno serve se non associata ad una corretta e trasparente campagna di informazione e formazione per tutti gli utenti della strada”.