Di seguito le news settimanali
SITUAZIONE GENERALE.
La riforma elettorale è ormai stata approvata ora siamo in piena campagna elettorale ma dal Ministero non giungono segnali di concreto interesse ai problemi dell’autotrasporto.
La settimana ha visto la federazione impegnata su diversi fronti relativi sia con l’ incontro dell’Unatras che con l’Albo ed il Dipartimento trasporti. Anche la situazione che si sta sviluppando in Sicilia è stata seguita con particolare attenzione, nella speranza di riuscire a dare risposte alle imprese in gravi difficoltà.
Sono proseguiti gli incontri per la gestione del dopo Ilva. Non mi stancherò mai di sottolineare come la vicenda dimostri quanto si possa dare di tutela alle imprese quando si seguono percorsi idonei.
Sabato 8 sono continuati i seminari sul Jobs Act a Ferrara, presente il segretario Russo, mentre a Parma si è celebrato il 60mo anniversario dalla costituzione dell’impresa Lanzi.
Sono proseguite le riunioni per predisporre al meglio la “giornata del trasporto che si terrà a Roma il 27 maggio p.v. Ricordo che motivi organizzativi e di sicurezza prevedono che devono pervenire entro il 20 di questo mese i nominativi dei partecipanti.
In settimana abbiamo anche approfondito la sentenza della Corte costituzionale relativa all’applicazione del contratto di lavoro nel settore trasporti dalla quale emergono aspetti rilevanti che necessitano una attenzione particolare. Il riferimento è ai cosiddetti contratti pirata.
La Corte Costituzionale ha ribadito, negando l’eccezione di costituzionalità sollevata dal tribunale di Lucca, come nell’individuazione dei contratti applicabili in settori, dove ne esistano di diversi, sia fondamentale l’accertamento delle rappresentanze che li stipulano. E’, dunque, quello sottoscritto tra le rappresentanze comparativamente più rappresentative e più rispondente alle esigenze dei lavoratori, da assumere a riferimento. Da qui nascono una serie di conseguenze, che possono avere riflessi per le imprese, che talvolta affrontano le questioni riguardanti i rapporti id lavoro in modo ingenuo o poco superficiale.
Le sanzioni, i rischi di vedersi costretti a riconoscere differenze maturate, ma, non ultimo, anche di essere considerati beneficiarie di interventi concessi dallo Stato, con il rischio di dover rinunciare o restituire quanto ricevuto, debbono essere ben presenti in chi gestisce un’impresa. Riteniamo che anche l’utilizzo del personale interinale rientri nella valutazione anzidette e quindi ribadiamo l’invito, già espresso, a voler trattare le questioni inerenti alla gestione del personale, appoggiandosi alle federazioni di settore in grado di fornire i suggerimenti necessari ad evitare guai maggiori. Per questo attiveremo la seconda fase di supporto alle aziende ed al territorio per fornire loro assistenza adeguata, proseguendo con quanto già in atto e che ha visto tenere circa venti incontri territoriali per illustrare le nuove norme del Jobs Act.
LA CORTE COSTITUZIONALE RESPINGE LE ECCEZIONI DEI TRIBUNALI DI LUCCA E TRENTO.
Molti committenti, soprattutto gli intermediari parassitari poco seri, nutrivano speranze sulla sentenza che la Suprema Corte doveva pronunciare relativamente alla norma sui costi minimi della sicurezza. La Corte ha respinto il ricorso ed ha rinviato ai Tribunali il merito.
La sentenza sarebbe stata sostanzialmente inefficace, ove avesse riconosciuto la legittimità delle norme, in quanto le stesse sono cambiate. Certamente avendo respinto i ricorsi non ha messo una pietra tombale sui giudizi in essere che diverse imprese di autotrasporto hanno ancora pendenti. Questo era uno dei reali obiettivi di chi sperava in un pronunciamento di illegittimità sui costi minimi. Nell’area riservata del sito sono pubblicate sia la sentenza che la circolare a commento.
ESECUTIVO UNATRAS.
Dopo il comitato di Presidenza si è tenuto l’Esecutivo dell’Unatras convocato per fare il punto della situazione ed assumere le decisioni conseguenti.
In particolare visto la totale mancanza di contatti con il Ministero e la situazione di problematiche grosse che si riscontrano le imprese in diversi uffici territoriali della Motorizzazione civile che comportano oneri e allungamento dei tempi nell’ottenimento delle pratiche, è stata decisa una azione di sensibilizzazione con delle manifestazioni da tenersi in alcune province davanti agli uffici della Motorizzazione.
Questa decisione rientra in una azione più ampia che prevede, qualora le rimanenti questioni che interessano il settore non trovassero risposte, ulteriori iniziative di sensibilizzazione. Da parte della dirigenza Unatras, nonostante si senta forte il disagio, non esiste alcuna volontà di voler innescare dei fenomeni di protesta forte ma solo di voler mutare le condizioni esistenti. Troppi impegni sono ancora in attesa di essere rispettati e troppe risposte a temi come il cabotaggio, la concorrenza sleale, la funzionalità del Comitato Albo, i versamenti al Sistri, le richieste di versamenti dell’Autorità dei trasporti, il salario minimo e l’operatività dei decreti di spesa, tutti punti che sono ancora in divenire.
Senza concreti passi in avanti il livello delle azioni di sensibilizzazione potrebbe raggiungere i livelli già utilizzati nel passato. Il senso di responsabilità non può durare in eterno e soprattutto deve essere praticato da entrambe le parti.
Desidero ancora precisare che l’azione dimostrativa non ha certo l’obiettivo di colpevolizzare chi spesso in condizioni precarie opera con professionalità a favore dei nostri operatori. Mi riferisco al personale del Dipartimento trasporti. La nostra azione mira a mettere in condizioni chi presta la propria attività presso le motorizzazioni di poter lavorare. Lo scopo è dunque di attirare l’attenzione su una situazione per loro e per le imprese non più a lungo tollerabile.
POSITIVO RISCONTRO AL TAVOLO ILVA.
Soddisfacente l’incontro programmatico che in attuazione dell’intesa sottoscritta con l’Ilva si è tenuto mercoledì a Milano. Le verifiche hanno confermato come gli impegni assunti vengono in modo sostanziale rispettati dalla committenza.
LA PROTESTA IN SICILIA.
Dovrebbe partire il 25 p.v la protesta decisa dalle associazioni territoriali siciliane per rendere evidente l’aggravamento dello stato di crisi nel quale si trovano le imprese dopo la calamità che ha colpito le principali infrastrutture di collegamento dell’isola.
La mancanza di risposte non potrà che far scaturire la protesta di tanti operatori. Subito dopo i tragici eventi noi avevamo avanzato precise proposte di intervento, rimaste ad oggi senza alcuna risposta. Della questione se ne dovrebbe occupare il Consiglio dei Ministri e la speranza è che decisioni importanti siano assunte. Qualora vi fossero rinvii o, peggio ancora, la mancanza delle risposte adeguate l’attuazione della protesta diverrà inevitabile. Per ora registriamo delle prese di posizioni inopportune del presidente della regione Sicilia Rosario Crocetta.
INCONTRO CON DIPARTIMENTO TRASPORTI.
A seguito delle richieste avanzate per un incontro urgente si è tenuta la riunione, presente il capo Dipartimento Ing. Amedeo Fumero, per esaminare la situazione più volte evidenziata circa l’operatività degli uffici decentrati.
L’ingegner Fumero ha garantito a breve la soluzione per i tempi delle revisioni che, dovrebbero, grazie al possibile raddoppio delle risorse addette, mitigare i problemi (la circolare è già stata emanata). Rimangono tuttavia in modo evidente le rimanenti disfunzioni che si registrano nella gestione degli uffici territoriali. Nessuno mette in dubbio la professionalità dei funzionari e dirigenti degli uffici. Loro fanno ciò che possono e con quello che hanno a disposizione. Chi deve porsi il problema del funzionamento è chi è investito della responsabilità della guida del Ministero. L’incontro, dunque, pur se da considerarsi positivo, non da una risposta alle svariate esigenze di funzionalità della quale gli operatori hanno la necessità. Una per tutte le nuove funzioni dell’Albo. Se non viene rapidamente risolta la questione relativa al funzionamento, non solo le imprese restano penalizzate, ma viene meno anche tutto ciò che è collegato ai nuovi compiti. Questo compete alla responsabilità politica. La decisione di rendere evidente la situazione di disagio risponde all’esigenza di sensibilizzare, dunque, chi è preposto politicamente a far funzionare le cose mettendo in condizione i funzionari addetti di poter lavorare meglio. Strumentalizzazioni non sono ammesse. Le iniziative che saranno assunte, quindi, non fanno di tutta l’erba un fascio ma evidenziano problemi esistenti.
CELEBRAZIONE DI UNA FAMIGLIA/IMPRESA.
Sabato scorso ho partecipato al “60° compleanno” della ditta Lanzi. Una bella occasione per dimostrare che esistono imprenditori che riescono ad essere protagonisti del mercato in quanto convinti del loro progetto. Mi sono sentito come a casa nello scoprire il motto che ha accompagnato la famiglia Lanzi, in tutti questi anni, ed ancora è il loro riferimento. “Andare sempre avanti senza mai mostrare cedimenti” un principio che la nostra Fai ha da sempre preso come proprio faro. Questo, unitamente alla forza che trasmette il sentirsi parte di “una famiglia” è stato il propellente che ha portato la famiglia Lanzi dal 1955 ad oggi ad essere un’impresa moderna che sa stare sul mercato accettandone le sfide.
La famiglia Lanzi ha sempre creduto che solo facendo massa, cioè stando insieme, si possono affrontare al meglio i problemi e trovare le soluzioni adatte. Per questo hanno sempre condiviso il principio del legame con una struttura associativa. Questa loro convinzione si è determinata sin dall’inizio della loro attività. Infatti già a Montecatini nonno e papà di Leonardo Lanzi erano presenti e le fotografie di quella giornata ne sono una testimonianza. La grande assemblea portò alla costituzione della nostra Fai.
Complimenti e auguri perché con la determinazione che hanno sono certo che tra 60 anni chi sarà presente a livello associativo troverà ancora un componente della famiglia Lanzi. Ho constatato che le nuove leve già vengono “allevate” a dovere.
ATTIVITA’ FEDERAZIONE.
incontri del gruppo di lavoro confederale sul piano dei Porti, l’Esecutivo Unatras, la riunione del Comitato dell’Albo e il confronto con il capo Dipartimento ing. Amedeo Fumero sono tutti avvenuti nella giornata di mercoledì. In settimana è proseguita l’organizzazione della giornata del trasporto che, come anzi detto si terrà in confederazione a Roma il 27 maggio. I dati che stanno emergendo sono significativi e di grande interesse in quanto dimostrano quali siano le conseguenze per le imprese nazionali che si determinano per una politica dei trasporti non funzionale agli interessi del Paese.
Si è tenuta anche la Giunta confederale che ha approvato gli incarichi proposti dal presidente Sangalli. La Conftrasporto ha mantenuto la vice presidenza confederale.
Alla prossima.
Paolo Uggè