La Settimana Sindacale Confederaledal 28 APRILE al 2 MAGGIO 2014

FIS14155 – Decreto Legge sulla competitività. Riduzione dell’Irap ed altre disposizioni di interesse.
29 Aprile 2014
SIA14156 – Trasporto Rifiuti. Riunione del Tavolo tecnico di monitoraggio e concertazione sul SISTRI.
5 Maggio 2014

In sintesi le news della settimana.

Poco o nulla da segnalare relativamente ad attività collegate ai lavori Parlamentari e del Ministero. La prima questione non può comunque che riguardare le misure assunte dal Governo e pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale.

Le ipotesi che avevo prospettato nella scorsa settimana sono state confermate e quindi, da questo punto di vista, non possiamo che riconoscere quanto siano state rispondenti agli impegni assunti dal Ministro Lupi le iniziative del Governo per la parte che riguarda i tagli alla spesa pubblica.

E’ stato firmato anche il Decreto sul Sistri che abbiamo già provveduto a commentare con una circolare che in modo chiaro sintetizza le disposizioni. Ovviamente gli autotrasportatori, in particolare quelli delle piccole imprese,  rivolgono un pensiero grato a chi, sta dividendo la categoria e non si rende conto che questo non potrà che portare a danni per tutti. Gli sviluppi che si stanno verificando, martedì si è tenuta una apposita riunione, sembrano confermare lo stato della confusione che regna nel Ministero.

In questi giorni è pervenuta una convocazione da parte del sottosegretario De Caro che il giorno 6 maggio intende riprendere gli incontri relativi ai costi della sicurezza. Sono passati mesi dopo l’appello alle parti che il Ministro Lupi aveva lanciato affinchè si aprisse un confronto. Sappiamo tutti quanto sia difficile ipotizzare delle soluzioni, anche perché nel volgere di qualche mese, se non di settimane, potrebbe essere emanato il dispositivo relativo alla compatibilità del sistema dei costi della sicurezza da parte della Corte Europea.

Abbiamo da sempre sostenuto che l’iniziativa spettasse al Governo che doveva cercare, sentendo le parti, di ipotizzare una soluzione. Vedremo ed ascolteremo con grande attenzione quanto il Sottosegretario ci vorrà dire in merito, nella speranza che l’incontro non si trasformi in un arroccamento delle rispettive posizioni, cosa molto probabile e che andrebbe evitata.
Non aiutano certo, in questi giorni abbiamo ricevuto segnalazioni negative in merito, certe intese, che non rendiamo volutamente pubbliche, onde evitare il formarsi di tensioni, a favorire soluzioni condivise. Anche in questo caso ognuno risponderà delle proprie scelte agli autotrasportatori.
Chi ha sottoscritto quella intesa lo ha fatto convinta di tutelare i propri rappresentati (noi riteniamo che la messa in discussione di aspetti, come la rivalsa  o la responsabilità condivisa siano costi eccessivi, rispetto a quanto contenuto in quell’accordo. Comunque non spetta certo a noi dare delle spiegazioni agli operatori che fino ad oggi hanno ritenuto il sistema dei costi minimi un loro strumento di difesa.

E’ nostra convinzione, ma ovviamente siamo pronti a mutare parere se convinti del contrario, che sarà piuttosto problematico raggiungere una intesa avendo controparti con interessi oggettivamente diverse al tavolo delle trattative. Non v’è dubbio che chi svolge solo la funzione dell’intermediario ha il legittimo interesse ad un sistema che consenta di manlevare il produttore da qualsiasi responsabilità e lo faccia così divenire l’interlocutore dei rapporti. Lo scopo è quindi di impedire che le imprese di autotrasporto possano rapportarsi direttamente con l’utenza che produce. E’ per noi una ipotesi che non darà valore aggiunto nei rapporti tra le parti, se sarà raggiunta. Finirà con avvantaggiare chi non possiede i mezzi necessari (legge n 298/74) per stipulare il contratto di trasporto. Noi crediamo che l’interesse di chi possiede le disponibilità tecniche necessarie sia diverso. In sostanza l’operatore che vuole contrarre contratti di trasporto deve possedere i mezzi tecnici necessari. Così come restiamo convinti che il vettore debba operare nel rispetto delle regole e che tutti siano coinvolti nelle responsabilità. Vedremo quali saranno le evoluzioni e rispettive posizioni.
Ormai abbiamo assistito a troppi mutamenti per sorprenderci.

In settimana si è tenuta anche la riunione preparatoria per il convegno del 14 maggio che porrà quelle che a nostro modo di vedere sono le distorsioni e i luoghi comuni da sfatare . Su il Giornale del primo maggio è apparsa una pagina per annunciare il convegno.

CURIOSITA’

Ci informano che un noto leader di una federazione minoritaria avrebbe dato notizia di alcune proposte, già  consegnate al ministero, nel quale sono contenute le ipotesi elaborate per “salvare” l’autotrasporto.
Non siamo in grado di commentarle in quanto l’informazione fornita è molto generica. Una sola proposta è netta e prevede l’abolizione, dopo il Cnel, anche dell’Albo degli autotrasportatori. Strano che una realtà che, pur di non essere esclusa dall’Albo ha provato di tutto, dichiarando di avere in essere un confronto con una confederazione che rappresenta prevalentemente il mondo dell’intermediazione, chieda l’abrogazione dell’Albo. Il dubbio che la richiesta derivi dall’essere stata esclusa, per propria scelta (la soluzione era stata prospettata il 28 novembre), sembra evidente.

Se comunque questo rapporto associativo dovesse nascere, ne abbiamo già accennato, o assisteremo a dei  stravolgimenti, sempre possibili, delle teorie sostenute anche con i ripetuti tentativi di azioni di fermo o si vedrà come si riusciranno a conciliare le richieste sui i pagamenti a trenta giorni, sulla clausola di divieto del subappalto, sulla responsabilità condivisa etc, con le posizioni oggettivamente distanti appartenenti alla  confederazione alla quale si sarebbe rivolta l’associazione in questione.

Due informazioni una speranza per abrogare l’Albo esiste. Basta una legge ordinaria. Noi non concordiamo ma la possibilità c’è. A differenza del Cnel che invece necessita di una legge costituzionale l’Albo no.  Per il Cnel è previsto la doppia lettura tra  Camera e Senato con un intervallo di sei mesi. Questo porta quindi a  primavera inoltrata del 2015, sempre che nulla succeda.
La seconda rendo noto che nessuna offerta economica è stata fatta dalla Fai per portare dalla nostra parte il segretario di una federazione in cerca di una casa. Forse ha diffuso la notizia sperando di indurre interesse in qualche altra realtà. Non ascoltate le voci che a volte vengono messe in circolo ad arte. Noi siamo aperti ad ogni rapporto chiaro che si ponga obiettivi chiari e lungimiranti.

INCONTRO TECNICO SUL SISTRI

Martedi si è tenuto la riunione tecnica sul Sistri, dopo l’emanazione del decreto da parte del ministro. Era presente il dottor Quintaiè che ha ribadito le posizioni della nostra federazione. Ancora una volta ci corre l’obbligo evidenziare quanto sia illusorio pensare di tutelare le imprese dividendo il settore in ragione del numero dei dipendenti. Se il sistema funziona conviene a tutti. Un sistema informatico costa meno rispetto a quello cartaceo. Escludere le imprese fino a dieci dipendenti favorirà la malavita, rimetterà in gioco i trasportatori  esteri e genererà una confusione che renderà problematici i controlli.
L’ipotesi che si prefigura è che il Sistri riguarderà le merci pericolose dal quale sono esentate le imprese fino a dieci dipendenti (qualcuno chiede che questa esclusione riguardi anche il trasporto) che continueranno ad utilizzare il cartaceo. Per gli altri rifiuti si manterrà il cartaceo per tutti. A noi pare che così i costi aumentino ed il sistema non funziona. Per noi, dunque, la posizione più razionale è si ad un sistema informatico che elimini il cartaceo e che sia funzionante. Fino a quando così non sarà per noi il sistema non deve entrare in vigore.
L’occasione ci consente di richiedere alle imprese di segnalare tempestivamente le eventuali difficoltà, se dovessero essere riscontrate, nel funzionamento del sistema. Resta inteso che qualora non giungessero delle segnalazioni comprovate non potremmo che essere indotti a pensare che, al di là delle chiare prese di posizione sul metodo già assunte, il sistema abbia superato gran parte delle criticità che fino ad oggi ci erano  state segnalate. Credo sia chiaro a tutti che, nel volgere di breve tempo, l’informatizzazione  si estenderà anche per altri settori. Noi restiamo in attesa pronti a tutelare gli interessi delle imprese. Presto anche altre cause arriveranno a sentenza e quindi vedremo il da farsi. Ovviamente esiste sempre la possibilità per coloro che volessero costituirsi di rivolgersi all’ufficio legale della federazione che è a disposizione.

Alla prossima.

Paolo Uggè