Roma, 20 gennaio 2010
FIN10016
PR – MQ
Oggetto: Benefici per l’acquisizione di autoveicoli “euro 5”. Punto della situazione.
Com’è noto, la recente legge 3 agosto 2009, n. 102 – fortemente voluta sul punto dalla scrivente Confederazione – ha consentito alle imprese che hanno fatto richiesta per l’ottenimento dei contributi previsti per l’acquisizione di autoveicoli “euro 5”, negli anni 2007 e 2008, di avvalersi di tali benefici mediante credito d’imposta, “salvo che i destinatari non facciano espressa dichiarazione di voler fruire del contributo diretto” (art. 17, commi 35-undecies e duodecies cfr. circolari NOR09167 e FIN09171 rispettivamente del 19 e 24 agosto 2009).
In attuazione di tale disposizione e soprattutto in considerazione del fatto che lo stanziamento complessivo di 70 milioni di euro, previsti per l’erogazione dei citati benefici, non si dimostrasse capiente a soddisfare tutte le 13.731 domande presentate, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha:
– per l’anno 2007, riconosciuto alle aziende che hanno fatto regolare domanda, un acconto del 50% del contributo dovuto, con raccomandate inviate loro negli scorsi mesi di agosto, settembre ed ottobre
– per l’anno 2008, riconosciuto un pari acconto del 50% del beneficio, con raccomandate spedite tra la fine di novembre e lo scorso mese di dicembre.
Successivamente, su richiesta delle associazioni, il Ministero si è impegnato a definire, entro dicembre 2009, un resoconto complessivo sull’esito del regime di aiuto dei veicoli “euro 5”, anche al fine di stabilire l’importo del saldo da versare a conguaglio alle imprese interessate (cfr. punto 1 del protocollo del 1° dicembre 2009).
Orbene, dopo aver concluso l’istruttoria di tutte le domande del 2007 ed in attesa delle risposte di circa 600 domande del 2008 (giudicate carenti di documentazione), in base agli importi dei benefici previsti nel decreto attuativo del beneficio (*), il Ministero ha stimato in oltre 81milioni di euro lo stanziamento necessario a soddisfare tutte le domande.
Tale stima comporta uno sforamento dello stanziamento previsto dalla legge n. 296/2006 (di 70 milioni) di quasi 12milioni di euro, con la necessità di ridurre, proporzionalmente, il saldo spettante a ciascuna impresa.
Prima di procedere con la riduzione proporzionale, il Ministero sta tuttavia tentando politicamente di esplorare la possibilità di utilizzare somme destinate ad altri investimenti, ritenendo di poter dare corso alla rendicontazione finale di tutte le imprese ammesse ai benefici entro la fine del prossimo mese di febbraio o ai primi di marzo e, per tali date, di definire il saldo da corrispondere a ciascuna azienda beneficiaria.
Nel fare riserva di comunicare tempestivamente ogni sviluppo della situazione, si conferma che Conftrasporto seguirà attentamente l’evolversi della situazione, anche al fine di assicurare alle imprese beneficiarie il massimo del beneficio ottenibile.
Cordiali saluti.
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Contributo | Piccole e medie imprese (*) | Altre imprese |
Per imprese aventi sede in aree normali | 3.400 | 2.550 |
Per imprese con sede in aree in via di sviluppo (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) |
4.250 |
3.400 |
(*) Rientrano fra le imprese piccole o medie, quelle aventi sino a 250 dipendenti e un fatturato annuo non superiore a 50 milioni di euro (oppure un totale di bilancio annuo non superiore a 43 milioni di euro).
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