

Settimana dominata da incontri in preparazione della riunione convocata dal Ministro Ciaccia, il giorno 23 c.m. per fare il punto della situazione, e dal convegno confederale.
CATEGORIA E GOVERNO
Sono proseguiti in settimana i contatti per poter avere le risposte definitive da parte del Governo sui temi in via di soluzione.
Occorre dire che gli impegni assunti sono stati avviati tutti nel senso convenuto, anche se per la loro piena attuazione mancano ancora gli ultimi passaggi che dovrebbero concretizzarsi nelle prossime settimane. Le difficoltà sono sempre più evidenti e toccano le nostre imprese come tutte le altre, e poco importa che il nostro settore, rispetto ad altri, abbia mantenuto gli interventi concordati, la crisi è indubbiamente presente e si fa sentire.
Questo, occorre evidenziarlo, sta generando in diverse imprese reazioni non sempre razionali, anche se comprensibili, che potrebbero dar luogo ad iniziative di protesta in grado solo di aggravare la già tanto problematica condizione di talune imprese. Voglio dire con molta chiarezza che la protesta per dare sfogo al proprio malcontento rischia di essere l’elemento che finisce con il danneggiare ancor più le imprese del settore, senza risolvere i problemi.
Le proteste del mese di gennaio a cosa hanno portato se non a far perdere giornate di operatività alle imprese? Ora sembra che qualcuno voglia riprovarci utilizzando il malcontento generale che esiste soprattutto in una determinata regione. In quella realtà, basta leggere il volantino diffuso da Forza d’urto che promuove “la rivoluzione di un popolo” si cerca di utilizzare la forza dell’autotrasporto per dare corso ad una protesta dalle risultanze indefinite.
Noi riteniamo che nell’interesse delle imprese le federazioni dell’autotrasporto debbano tutte, senza alcuna eccezione, ritrovarsi intorno ad un programma possibile per cercare vie d’uscita adatte. Certo nessuno potrà presentarsi con posizioni precostituite ma tutti dovranno, con spirito costruttivo dare il proprio contributo.
Alcuni contatti informali, è inutile tacerli anche perché già le notizie sono in circolazione sui mezzi di comunicazione, lasciano intravedere che una possibilità concreta di costruire un percorso comune condiviso sulle cose possibili sia avviato.
Un aspetto dovrebbe ulteriormente far riflettere tutti. Alla fine di giugno vi sarà una importante decisione sui costi incomprimibili della sicurezza. In quella occasione il mondo del trasporto si gioca molto. Anche il Governo tuttavia deve comprendere come non saranno consentite “furbate o tentativi di rifugiarsi dietro il giudizio della magistratura amministrativa (ricordiamo ancora una volta che il rischio non è l’impianto dei costi della sicurezza, in quanto il tribunale amministrativo si pronuncia su atti amministrativi, ma le conseguenze che certi pronunciamenti potrebbero, senza una netta posizione del Governo innescare).
Da qui la necessità che la rappresentanza del settore definisca un programma serio, non impostato su ipotetiche fantasie irrealizzabili, per tutelare al meglio possibile i nostri operatori.
Non v’è dubbio che il modo migliore per dare forza alle richieste sia quello di ritrovare una posizione la più unitaria possibile ma le richieste devono essere sostenibili.
Purtroppo si leggono alcune dichiarazioni che si comprendono solo se si considera che siamo di fronte a soggetti disperati in grave difficoltà ma che purtroppo non conoscono quelle che sono le regole all’interno delle quali ci si muove e con le quali ci si deve confrontare. Sostenere che i costi minimi si devono applicare e non dire che laddove vengono richiesti vengono riconosciuti sia dai giudici che dalla committenza è solo dare la dimostrazione di non conoscere bene le cose o peggio ancora di non volerle migliorare.
Il ragionamento è invece completamente diverso se ci si vuol mettere al di fuori del sistema e, come si legge su alcuni volantini o dichiarazioni, attuare la rivoluzione di popolo.
In questo caso le questioni non sono riconducibili solo agli autotrasportatori, che invece devono sapere coscientemente che quanto si sta mettendo in piedi è una cosa diversa, pur se comprensibile, ma che rientra in una sfera che riguarda la messa in contestazione del sistema. Su questo ho le mie idee e me le tengo o le confronto con altre persone che non fanno parte dell’autotrasporto.
Le imprese che cerco di rappresentare in base alle decisioni che vengono assunte non mi hanno chiesto di schierare la nostra federazione a supporto di rivoluzioni di popolo, ma solo di tutelare al meglio gli interessi delle imprese.
Intanto l’Osservatorio ha aggiornato i costi al mese di aprile e questi verranno pubblicati come dalle norme vigenti.
Nella prossima settimana, e ce lo auguriamo tutti, l’autotrasporto potrebbe recuperare il necessario spirito di confronto costruttivo e definire un programma comune.
L’Unatras che ha riunito la propria presidenza ha deciso di accettare una impostazione che impegni tutti ad un lavoro comune per cercare le soluzioni migliori per le imprese.
IL CONVEGNO CONFEDERALE DEL 16 MAGGIO
Il messaggio uscito dal convegno è stato chiaro: Confcommercio imprese per l’Italia leader della rappresentanza del mondo dei servizi intende porsi come interlocutore primario del Governo, attraverso Conftrasporto, delle tematiche che riguardano la mobilità, il trasporto e la logistica oggi sempre più elemento in grado di accrescere la competitività del sistema Paese.
Il Convegno è stato un momento partecipativo che ha dimostrato ai Ministri Passera e Ciaccia ed a tutta la dirigenza del Ministero come il mondo delle imprese di trasporto sia legato alle scelte della nostra realtà associativa. In allegato per chi fosse interessato è possibile trovare il libro bianco, il manifesto “sciogliere i nodi” e il testo integrale della mia relazione.
Ringrazio tutti i dirigenti ed imprenditori che hanno voluto essere presenti dimostrando quanto sia, anche in momenti difficili, forte il vincolo di appartenenza alla nostra federazione.
SISTRI AZIONI IN PREPARAZIONE
Dopo quanto uscito su quotidiani e dopo la trasmissione di Report che ha affrontato ancora una volta la questione del sistema e di quanto ci potrebbe essere dietro, l’ufficio legale, anche alla luce delle dichiarazioni del ministro Clini sempre nella trasmissione, sta portando a compimento quanto avviato con la lettera inoltrata a suo tempo. Quindi invitiamo le imprese, pur nella loro libertà di azione, a voler prestare attenzione a proposte che provengano da realtà diverse dalla nostra.
ATTIVITA’ FEDERATIVE
Si sono svolti i lavori del consiglio nazionale e del comitato esecutivo di Fai e Conftrasporto che si sono riconosciuti pienamente nelle linee portate avanti dalla federazione e che discendono dai tanti confronti le cui risultanze sono contenute in documenti del passato; si è tenuta anche la giornata di approfondimento da parte dei segretari su questioni per lo più di carattere tecnico. Anche in questo mi compiaccio per la nutrita presenza; si è tenuta l’assemblea generale del Cnel; la riunione del Comitato centrale dell’Albo e quella dell’Osservatorio ed Esecutivo della Consulta.
Alla prossima settimana
Paolo Uggè