Nella votazione tenuta in commissione del Parlamento Europeo di ieri i deputati italiani del PD e 5 Stelle hanno votato la risoluzione proposta dal relatore, non condividendo, che penalizza gli autotrasportatori italiani.
Il comportamento incomprensibile che dimostra la doppia faccia di forze politiche che quando incontrano i rappresentanti delle federazioni di autotrasporti in Italia affermano di voler comprendere le ragioni delle imprese di autotrasporto ma poi quando debbono esprimersi con il voto sostengono le idee che lo penalizzano.
Riportiamo di seguito i comunicati stampa diramati dall’on. Salini (Forza Italia) e dall’on. Sardone (Lega) che riassumono quanto successo in commissione e che ha visto sia i parlamentari europei di FI e della Lega sostenere tale posizione.
Ue: Salini (FI), senza carburanti alternativi nuovi target Co2 impossibili
Ue: Salini (FI), senza carburanti alternativi nuovi target Co2 impossibili Bruxelles, 24 ott. – “Senza carburanti alternativi, la de-carbonizzazione dei mezzi pesanti è di fatto impossibile. Per questo non ci fermeremo e continueremo in plenaria la nostra battaglia di buon senso. I target approvati oggi in Commissione ENVI spingerebbero infatti le case produttrici in un vicolo cieco: una transizione forzata all’elettrico ideologica e impossibile. Senza la flessibilità garantita da una definizione di ‘Carburanti CO2 neutri’, che riconosce il contributo prezioso dei combustibili rinnovabili nel taglio delle emissioni, gli obiettivi di riduzione della CO2 diventano infatti una pura fantasia che si scontra inevitabilmente con la dura realtà: basti pensare alla totale inadeguatezza delle rete elettrica e alla drammatica mancanza di infrastrutture di ricarica”. E’ quanto dichiara l’europarlamentare di Forza Italia Massimiliano Salini sul nuovo regolamento sulle emissioni CO2 per i veicoli pesanti al voto oggi in commissione Ambiente (ENVI) al Parlamento europeo.”Respingiamo l’impostazione del relatore green, che prevede target senza senso e minaccia la tenuta della nostra filiera industriale dei mezzi pesanti, che conta migliaia di posti di lavoro e dispone di un know-how eccezionale. Il segnale politico rilevante è che oggi il centrodestra ha sostenuto il nostro testo alternativo, nel quale il PPE ha posto un ‘key vote’ sulla definizione di ‘Carburanti CO2 neutri’ e sul ‘Fattore di correzione del carbonio’ che ho proposto di inserire nel regolamento odierno e che riproporremo ancora in plenaria. Entrambi erano stati approvati a settembre nell’ottimo parere formulato dalla commissione Trasporti (TRAN). La definizione di ‘CO2 neutral fuels’ include i biocarburanti promossi dall’Italia e gli e-fuel della Germania, il ‘Carbon Correction Factor’ corregge invece la quantificazione delle emissioni abbattendole in funzione del carburante rinnovabile usato dal mezzo pesante: quanto più combustibile verde impiega, tanto inferiore è la CO2 emessa. Ripresenteremo entrambi come emendamenti nella sessione plenaria di fine novembre in quanto tutelano il motore a combustione alimentato con carburanti sostenibili di ultima generazione e rivestono un ruolo cruciale in una transizione davvero realizzabile” (fonte: La Presse)
*Sardone (Lega), su taglio Co2 camion ha prevalso ideologia green* Sardone (Lega), su taglio Co2 camion ha prevalso ideologia green ‘Sinistra vuole sacrificare interi settori produttivi’ – BRUXELLES, 24 OTT – “Ancora una volta, la maggioranza di sinistra al Parlamento europeo vuole sacrificare interi settori produttivi sull’altare dell’ideologia green. Lo abbiamo testimoniato oggi, nel voto in commissione Ambiente sul nuovo regolamento sulle emissioni Co2 per i veicoli pesanti, con un ok a un provvedimento estremamente rigido e punitivo nei riguardi delle categorie, che ignora tutte le richieste di buon senso portate avanti da Lega e centrodestra a sostegno delle realtà interessate”. Così in una nota Silvia Sardone, europarlamentare della Lega, coordinatrice Id in commissione Envi, relatrice ombra del provvedimento. “Purtroppo, passa la linea mono tecnologica senza l’apertura ai combustibili alternativi: un problema soprattutto per un settore per il quale non esistono valide alternative sul trasporto di lunga distanza. L’eccesso di ideologia ha portato all’adozione dell’obbligo di acquisto per i comuni di autobus per trasporto pubblico urbano al 100% elettrici a partire dal 2030”, spiega la nota. “Oltre i dubbi ancora esistenti su tale soluzione il rischio è che i comuni, in particolare quelli più piccoli, non avranno risorse sufficienti per un cambio così repentino. In vista del voto in plenaria, auspichiamo un ravvedimento verso emendamenti più ragionevoli, al fine di tutelare gli interessi di imprese e lavoratori italiani”, conclude Sardone. (fonte: ANSA).