L’ordinanza emanata dal Presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, per la zona di Milano, contiene tali e tante corbellerie da lasciare dubbi sul fatto che egli stesso abbia letto ciò che ha firmato. Alcuni interrogativi si pongono dalla lettura del testo del provvedimento: – chi spiegherà agli autotrasportatori con targa estera il senso dell’ordinanza? – che fermerà il trasportatore del mezzogiorno, già in viaggio nel momento in cui l’ordinanza è stata resa pubblica, che avrebbe dovuto utilizzare un veicolo con targa adeguata? e se possiede un solo automezzo? La disposizione , oltre che essere demagogica, e diversificata per zone, risponde solo alla logica del caos che sicuramente si determinerà, stante il numero di automezzi che, ritrovandosi nelle condizioni sopra dette, graviteranno sulle aree interessate inconsapevoli dei divieti di circolazione in atto. Se il Presidente Formigoni avesse consultato le associazioni degli autotrasportatori, anziché quella dei barbieri, dei sarti, delle estetiste, ecc. ecc., avrebbe potuto evitare una così pacchiana figura che sicuramente non gioverà alla Sua immagine di governatore, né tanto meno alla funzionalità e alla mobilità della regione Lombardia.