Non avrei più voluto tormentarvi ma di fronte a tanta superficialità non si può stare zitti. Premesso che nei giorni delle festività natalizie l’atmosfera e le situazioni sono profondamente diverse da quelle di altri mesi, nei quali tutti credo criticammo, giudicando profondamente sbagliato e superficiale, chi aveva fatto uscire l’8 marzo anticipazioni sul decreto del lockdown che determinò spostamenti di gente incontrollati, con conseguenze di notevole entità nella diffusione del virus. In quei tempi, ed a più riprese, l’errore è stato riconosciuto da esperti ed anche da alcuni uomini politici. La domanda è semplice: perché si è ripetuto? Sono sbadati o lo fanno apposta?
Le cronache ci relazionano sugli spostamenti significativi di migliaia di persone nel trascorso week end. Probabilmente la gran parte era gente che voleva evitare di incappare nelle ipotizzate limitazioni che gli “esperti”, quando non erano gli stessi politici, annunciavano sugli spostamenti per il periodo delle festività natalizie.
Se il pericolo esiste un Governo ha il dovere di tutelare l’incolumità dei propri cittadini. Se invece è frutto di una diversa strategia, tesa ad altro (cosa che personalmente sono propenso a pensare) qualcuno dovrebbe smetterla ed avere il coraggio di chiedere scusa, magari anche di andarsene a casa. Ma se questo decreto emanato sarà adeguato lo vedremo.
Ho letto delle dichiarazioni, riportate su un giornale e quindi non ne garantisco l’autenticità, di un esperto di grande fama che serenamente ammette che l’Esecutivo e il ministro Speranza, da Lui stesso consigliato, avrebbero sbagliato. Sarebbe come se l’allenatore della Juventus con grande tranquillità, ammettesse di aver dato indicazioni sbagliate per la campagna acquisti o nella preparazione atletica. Allo stesso modo se un amministratore delegato di una nostra società ammettesse di aver commesso dei marchiani errori di valutazione nella elaborazione del business plan. Le dimissioni sarebbero l’unica soluzione, perché delle due una se il ministro non lo ascolta perché continua a fargli da consulente? Conta più la dignità o la visibilità?
Un altro tema incontestabile è che nel 2020 L’Italia avrà un maggior numero di morti rispetto al 2019. (50/70 mila in più). Subito i gazzettieri hanno fatto riferimento ai morti del 1944 ai tempi della guerra ma si sono scordati, come ha riferito nella trasmissione radiofonica “Uno, nessuno e cento Milan” il presidente dell’Istat professor Giancarlo Biangiardo, che nel 2015 senza Covid 19, bensì a causa dell’influenza annuale più aggressiva delle altre, vi furono 50 mila decessi in più di quelli del 2014. Non è quindi un fatto del tutto nuovo. E’ già successo. Quando si informa lo si dovrebbe fare completamente e non solo per sostenere determinate tesi.
Che dire poi del caos delle mascherine? Nei tracciamenti e nei tamponi? Chi in modo osceno ha gestito gli interventi sul trasporto pubblico e sulle scuole? Si sono raddoppiati i posti in terapia intensiva? Chi inoltre ha promesso Il “rimborsino” per gli acquisti natalizi che ha innescato la corsa alle compere? Se i cittadini si sono precipitati ad acquistare era una conseguenza da aspettarsi. Che misure preventive sono state assunte? Infine la logistica della distribuzione dei vaccini è organizzata? A noi risulta, nonostante un mese e mezzo fa lo avevamo proposto, che molte regioni non abbiano ancora ricevuto indicazioni ed abbiamo letto su un quotidiano che alcune Unità ospedaliere locali abbiano dichiarato di non avere depositi idonei ad accogliere i vaccini. Beh! La colpa di tutto è degli amministratori regionali ma non del Governo o come sostiene il famoso esperto è dei cittadini italiani? Dissertare ed attribuire la colpa agli italiani non ci pare un metodo condivisibile. Il ministro ed il presidente del Consiglio perché non intervengono? Perché non lo sostituiscono? Forse perché dovrebbero ammettere che la responsabilità coinvolge anche loro?
Se qualcuno pensasse a miei risentimenti nei confronti di coloro che hanno responsabilità di Governo lo invito a leggere cosa dicono personaggi come Massimo Cacciari, Paolo Crepet, Ernesto Galli della Loggia, Franco De Benedetti ed una lunga serie di imprenditori, intellettuali, scienziati, avvocati, giudici etc sulla conduzione del Paese.
Il dramma è che i guai procurati richiederanno tanto tempo per essere superati. Visto che non appartiene alla natura degli italiani ricorrere a forme forti, almeno non ce ne dimentichiamo.
Non scordiamoci di questi slogans: Uno vale uno; la Whirlpool è salva! L’Ilva risolta, l’Alitalia riparte, la povertà è sconfitta; uno sforzo ulteriore: sacrifichiamoci oggi per salvare il Natale, etc. Non ne avete abbastanza? Vogliamo dimenticare la ridicola figura sulla liberazione dei nostri pescatori. E’ vero che è stata realizzata una sorta di baratto? E’ vera la notizia che sia intervenuto in leader straniero a favorire la liberazione? Ovviamente i giornali non hanno approfondito per scoprire se vi sia, e nel caso chi sia, il “pinocchio” della situazione.
In chiusura evidenzio il massimo della inadeguatezza. In questi giorni sono stati bloccati i voli da Londra. Sembra che per disposizioni del ministro Speranza non sia stato fatto decollare il volo Alitalia ma il volo Easyget, sempre con destinazione Italia, invece è potuto partire. Proprio come quando bloccammo i voli dalla Cina ma non i cittadini di quel Paese che venivano in Italia. Errare è umano ma perseverare è da….
Ora pare che i Paesi stiano rimuovendo le restrizioni verso l’Inghilterra. Bene! Ma i danni generati a chi andranno a carico? E cosa si deciderà per i trasportatori? Dovranno fare i tamponi o stare in quarantena? Interrogativi pesanti da non sottovalutare.
Il libro di Dumas “Vent’anni dopo” finisce con l’impiccagione del Re inglese Carlo Stuart. Prima di mettere la testa sotto la mannaia si rivolge agli astanti e grida “REMEMBER” (ricorda). Speriamo che anche il popolo italiano faccia proprio questo invito quando sarà il momento.
Buon Natale!